Petacchi ci sarà. Sperando in una vittoria tricolore
CiclismoVERSO LA MILANO-SANREMO. Interrompere il dominio degli stranieri che da quattro anni monopolizzano la Milano-Sanremo. E' l'auspicio del presidente della Federciclo, Di Rocco. In gara anche lo spezzino, in forse fino all'ultimo per un attacco di asma
Sfoglia l'Album del Ciclismo
Guarda i video: 150 anni Unità di Sport
Interrompere il dominio degli stranieri che da quattro anni monopolizzano la Milano-Sanremo. E' l'auspicio del presidente della Federazione ciclistica Renato Di Rocco, che si augura un successo italiano, e "sarebbe bellissimo vincesse il campione italiano Visconti, che è "nato a Torino, è di famiglia palermitana e vive in Toscana: rappresenta perfettamente l'unità italiana (VAI ALLO SPECIALE)".
La Lampre-ISD, intanto, ha deciso che schiererà Alessandro Petacchi. Il team ha ufficializzato la presenza dello sprinter spezzino, alle prese con problemi d'asma. "Alessandro ha riferito di aver trascorso una nottata non proprio tranquilla a causa della tosse, ma la sua volontà di prendere parte alla corsa è forte e quindi sabato sarà al via da Milano", dice Maurizio Piovani, ds della squadra.
Per festeggiare il 150° anniversario dell'unità del Paese, sulla maglia tricolore il corridore della Farnese Neri ha applicato lo stemma del Regno d'Italia, ed è carico. "Sto abbastanza bene, ma su una gara di 300 chilometri le incognite sono tantissime - spiega Giovanni Visconti, 28 anni, alla sua quarta Milano-Sanremo - Spero in questi anni di essere riuscito a fare amicizia con questa gara. Io la adoro, ma lei non mi ha mai ricambiato".
"E' una gara che non regala nulla, ti prende in giro perché ti sembra di stare bene poi da un chilometro all'altro ti dà una mazzata", aggiunge Visconti, che vede fra i favori Ushov, Freire, Gilbert e Pozzato, ma coltiva importanti ambizioni. "Vincere la Sanremo con la maglia tricolore e nei giorni del 150° anniversario dell'Unità sarebbe un'impresa più che un sogno", sottolinea, e a proposito delle polemiche sui festeggiamenti nota: "Che devo dire? Volevano fare anche la Lega del Sud... E' assurdo - prosegue - che si festeggi l'Unità d'Italia e poi c'è chi vuole dividerla".
Commenta nel Forum del Ciclismo
Guarda i video: 150 anni Unità di Sport
Interrompere il dominio degli stranieri che da quattro anni monopolizzano la Milano-Sanremo. E' l'auspicio del presidente della Federazione ciclistica Renato Di Rocco, che si augura un successo italiano, e "sarebbe bellissimo vincesse il campione italiano Visconti, che è "nato a Torino, è di famiglia palermitana e vive in Toscana: rappresenta perfettamente l'unità italiana (VAI ALLO SPECIALE)".
La Lampre-ISD, intanto, ha deciso che schiererà Alessandro Petacchi. Il team ha ufficializzato la presenza dello sprinter spezzino, alle prese con problemi d'asma. "Alessandro ha riferito di aver trascorso una nottata non proprio tranquilla a causa della tosse, ma la sua volontà di prendere parte alla corsa è forte e quindi sabato sarà al via da Milano", dice Maurizio Piovani, ds della squadra.
Per festeggiare il 150° anniversario dell'unità del Paese, sulla maglia tricolore il corridore della Farnese Neri ha applicato lo stemma del Regno d'Italia, ed è carico. "Sto abbastanza bene, ma su una gara di 300 chilometri le incognite sono tantissime - spiega Giovanni Visconti, 28 anni, alla sua quarta Milano-Sanremo - Spero in questi anni di essere riuscito a fare amicizia con questa gara. Io la adoro, ma lei non mi ha mai ricambiato".
"E' una gara che non regala nulla, ti prende in giro perché ti sembra di stare bene poi da un chilometro all'altro ti dà una mazzata", aggiunge Visconti, che vede fra i favori Ushov, Freire, Gilbert e Pozzato, ma coltiva importanti ambizioni. "Vincere la Sanremo con la maglia tricolore e nei giorni del 150° anniversario dell'Unità sarebbe un'impresa più che un sogno", sottolinea, e a proposito delle polemiche sui festeggiamenti nota: "Che devo dire? Volevano fare anche la Lega del Sud... E' assurdo - prosegue - che si festeggi l'Unità d'Italia e poi c'è chi vuole dividerla".
Commenta nel Forum del Ciclismo