Scarponi festeggia: il Giro del Trentino è suo
CiclismoIl ceco Roman Kreuziger della Astana ha vinto l'ultima tappa della corsa, davanti a Sella e Popovych. In classifica generale il ciclista di Filottrano ha chiuso al primo posto: un'ottima maniera per prepararsi all'imminente Giro d'Italia
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Parla straniero anche l'ultima tappa del Giro del Trentino ma la vittoria finale non sfugge al marchigiano Michele Scarponi. Ci si attendeva battaglia nel finale della quarta tappa lungo l'ascesa a Madonna di Campiglio, ma la realtà è ben differente. Michele Scarponi si porta a casa la vittoria apparentemente senza molti problemi. In realtà il vincitore ha dovuto lavorare nel finale per ricucire una fuga molto anticipata di Kreuziger, Sella, Popovych (ovvero tre fra i favoriti della vigilia) più Montaguti e Vicioso.
Il gruppo ha penato parecchio per ritornare sui battistrada dopo aver accusato distacchi persino superiori ai cinque minuti. "Quella fuga - ha detto Scarponi - a me stava bene, perché significava evitare di correre pericoli per via degli abbuoni. Naturalmente ho dovuto tenere d'occhio Machado, ma avendo una squadra così forte non mi sono mai sentito in pericolo". Nella salita finale Kreuziger, Sella e Popovych sono rimasti da soli a giocarsi la vittoria. Nello sprint del trio, Kreuziger ha lasciato prima scoprire i due rivali e poi è partito i contropiede. Con il suo successo riscatta la mezza delusione nella tappa di giovedì. "E' una vittoria nata un po' per caso, ma molto importante per il morale mio e della squadra, sono molto contento e sento di stare sempre meglio - spiega Kreuziger - Non correvo dalla Parigi-Nizza e mi mancava un po' di ritmo, adesso sono convinto di arrivare bene al Giro d'Italia, anche perché ho una squadra in grado di aiutarmi al meglio in salita". Al Giro del Trentino è mancato il duello con Nibali: dopo una buona crono ha fallito l'appuntamento con la salita in maniera clamorosa, sia a Fai che a Campiglio, dove ha accusato 4'29" di ritardo. Il suo terreno preferito lo ha respinto e di sicuro in casa Liquigas qualche preoccupazione ci può essere ora in ottica Giro.
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Il gruppo ha penato parecchio per ritornare sui battistrada dopo aver accusato distacchi persino superiori ai cinque minuti. "Quella fuga - ha detto Scarponi - a me stava bene, perché significava evitare di correre pericoli per via degli abbuoni. Naturalmente ho dovuto tenere d'occhio Machado, ma avendo una squadra così forte non mi sono mai sentito in pericolo". Nella salita finale Kreuziger, Sella e Popovych sono rimasti da soli a giocarsi la vittoria. Nello sprint del trio, Kreuziger ha lasciato prima scoprire i due rivali e poi è partito i contropiede. Con il suo successo riscatta la mezza delusione nella tappa di giovedì. "E' una vittoria nata un po' per caso, ma molto importante per il morale mio e della squadra, sono molto contento e sento di stare sempre meglio - spiega Kreuziger - Non correvo dalla Parigi-Nizza e mi mancava un po' di ritmo, adesso sono convinto di arrivare bene al Giro d'Italia, anche perché ho una squadra in grado di aiutarmi al meglio in salita". Al Giro del Trentino è mancato il duello con Nibali: dopo una buona crono ha fallito l'appuntamento con la salita in maniera clamorosa, sia a Fai che a Campiglio, dove ha accusato 4'29" di ritardo. Il suo terreno preferito lo ha respinto e di sicuro in casa Liquigas qualche preoccupazione ci può essere ora in ottica Giro.
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