Giro, Ventoso si beve Petacchi. "Ho perso un anno di vita"

Ciclismo
L'arrivo allo sprint sul traguardo di Fiuggi con Petacchi (a sinistra) beffato da Ventoso
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Lo spagnolo taglia per primo il traguardo in volata davanti allo spezzino (stremato) dopo 216 km di un tracciato nervoso. Archiviate per il momento le polemiche sulla sicurezza della corsa, venerdì primo arrivo in salita a Montevergine. FOTO E VIDEO

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Archiviate (momentaneamente?) le polemiche sicurezza e in attesa di capire se le paure per l'eruzione dell'Etna nella frazione siciliana di domenica prossima sono fondate, la sesta tappa tra Orvieto e Fiuggi (216 km molto mossi) è stata innanzitutto persa dal belga Kristof Van de Walle della Quick Step, in fuga solitaria, ma ripreso in extremis da un gruppo famelico di inseguitori. Ed è stata vinta da Francisco Ventoso, della Movistar, in uno sprint al fulmicotone che ha visto incredibilmente soccombere, nel testa a testa, uno specialista come Alessandro Petacchi. Giunto praticamente stremato, senza più un goccio di benzina nel motore. Terza piazza per Roberto Ferrari (Androni Giocattoli). L'olandese Peter Weening (Rabobank) resta in maglia rosa anche oggi.

Alessandro Petacchi commenta esausto il risultato ottenuto in volata: "Ho perso qualche anno di vita. Ho fatto tutta la salita prima di staccarmi e poi ci ho provato. Ho preso la ruota di Bozic, pensavo fosse l'uomo da battere. Sapevo di avere dietro Ventoso. L'ho fatto passare e poi non l'ho più ripreso", continua. "Sono comunque contentissimo, è stata una grande prova. Dopo 10 km di salita per meè stato difficilissimo. Aspettando, con un arrivo del genere, si rischia di rallentare troppo e di non arrivare più. Ripeto: sono contentissimo viste le mie caratteristiche", conclude il  velocista.

La tappa è stata caratterizzata da una lunga fuga di cinque corridori: Vandewalle, Veikkanen, Modolo, Veuchelen e Popovych. I fuggitivi, partiti dopo nove chilometri dal via, hanno raggiunto un vantaggio massimo di oltre 5 minuti. Il primo a staccarsi è stato l'italiano, poi Veuchelen. L'ultimo ad arrendersi è stato come detto Vandewalle, raggiunto dal gruppo a 1.500 dal traguardo di Fiuggi. In classifica generale Weening conserva 2' di vantaggio sul bielorusso Sivtsov e su Pinotti.

Venerdì c'è la tappa più breve del Giro (110 km), ma anche il primo degli otto arrivi in salita. La frazione parte da Maddaloni, con arrivo ai piedi del Santuario di Montevergine di Mercogliano. La salita è lunga 17 km con un dislivello di 865 metri con una pendenza media intorno al 6% e massima del 10%. E' il quinto arrivo al Santuario dal 2001.

L'ordine d'arrivo:

1. Francisco Jose' Ventoso (Spa/Movistar) in 5 ore 15'39" (media oraria: 41,058)
2. Alessandro Petacchi (Ita) s.t.
3. Roberto Ferrari (Ita) s.t.
4. Danilo Di Luca (Ita) s.t.
5. Davide Appollonio (Ita) s.t.
6. Michele Scarponi (Ita) s.t.
7. Christophe Le Mevel (Fra) s.t.
8. Gerald Ciolek (Ger) s.t.
9. Paolo Tiralongo (Ita) s.t.
10. Ruggero Marzoli (Ita) s.t.

La classifica generale:


1. Pieter Weening (Ola/Rabobank) in 20 ore 15'12". (media oraria: 41,626)
2. Kanstantsin Sivtsov (Bie) a 2"
3. Marco Pinotti (Ita) s.t.
4. Christophe Le Mevel (Fra) a 5"
5. Pablo Lastras (Spa) a 22"
6. Vincenzo Nibali (Ita) a 24"
7. Michele Scarponi (Ita) a 26"
8. Steven Kruijswijk (Ola) a 28"
9. Alberto Contador (Spa) a 30"
10. Jose' Serpa Perez (Col) a 33"

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