Giro, mordi e Fiuggi: la sesta tappa una manna per lo sprint
CiclismoDopo la polemica sulla sicurezza in corsa (ieri cadute e sterrati da brivido), oggi la corsa va su e giù per 216 km. Una giornata adattissima ai velocisti, ma occhio alle fughe. In maglia rosa da ieri c'è l'olandese Weening. GUARDA FOTO E VIDEO
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"Credevo fosse un Giro su strada, non sullo sterrato. Non sono venuto qui per fare il ciclocross o la mountain bike. In queste condizioni non è ciclismo su strada". Il giudizio più duro sulla tappa di ieri lo ha dato Danilo Di Luca. L'abruzzese a Orvieto è arrivato a a quasi sette minuti dal vincitore Pieter Weening. "Sono arrivato al traguardo senza sella e acciaccato" dice Di Luca, visibilmente arrabbiato. "Se fosse stata una tappa sull'asfalto sì che sarebbe stata adatta a me...".
Oggi, allora, con la sesta tappa (Orvieto-Fiuggi, 216 km) ecco arrivare una frazione "classica", in stile Tirreno-Adriatico, nella quale la pianura è praticamente assente e che offre un'occasionissima finale per gli sprinter. Ma bisognerà tenere alta la guardia per evitare le classiche fughe di giornata. In maglia rosa c'è l'olandese Weening.
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