Giro, cancellato il Crostis: "Problemi di sicurezza"

Ciclismo
Ciclisti sullo Zoncalan, la vetta alpina inserita nel percorso del Giro d'Italia nel 2003
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Il presidente di giuria del Giro d'Italia, il belga Diederen, ha deciso di depennare la discesa dal monte Crostis, la vetta più alta della quattordicesima tappa sulle Dolomiti carniche. Le squadre stesse ne avevano sollecitato l'annullamento. IL VIDEO

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Il monte Crostis "depennato" dalla 94esima edizione del Giro d'Italia per motivi di sicurezza. La direzione del Giro ha comunicato la modifica al percorso della quattordicesima tappa, da Lienz al Monte Zoncolan, che prevedeva i 14 km di salita (pendenza media del 10 e punte del 14) e discesa, da una delle vette più alte delle Dolomiti carniche e del Giro: 1982 metri d’altezza contro i 1730 dello Zoncolan. 

A decidere la modifica il presidente di giuria del Giro d’Italia, il belga Thierry Diederen, insieme ai commissari dell’Uci (Unione ciclistica internazionale). L'annullamento è legato non tanto a motivi di sicurezza dei corridori, ma a problemi di "sicurezza sportiva", si legge nella nota.  Dopo la tredicesima tappa da Splimbergo al Grossglckner, e, a seguito, della decisione della giuria, il direttore generale del Giro, Angelo Zomegnan ha commentato con un invito ai tifosi: “Chi aspettava il passaggio dei corridori sul Crostis si sposti sullo Zoncolan per una grande giornata di ciclismo”. Le squadre stesse avevano sollecitato l'annullamento della discesa.

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