Giro, un Garzelli da epopea beffato da Nieve nel finale

Ciclismo
Mikel Nieve Iturralde al traguardo. Garzelli era fuggito nella salita verso il passo Giau
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Il varesino fugge solitario al passo Giau, ma il basco lo riprende a 6 km dal traguardo. Terza piazza per la maglia rosa Contador a 1'50". Lunedì giornata di riposo: le ostilità riprendono martedì con la cronoscalata di 12,7 km Belluno-Nevegal. L'ALBUM

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Il tappone dolomitico della fatica, i 229 km da Conegliano a Gardeccia Val di Fassa non va purtroppo al varesino Stefano Garzelli, scattato nella salita verso il Passo Giau (Cima Coppi del Giro a quota 2236) con un'azione personale e travolgente d'altri tempi. E rimasto in fuga per circa 60 km. La spunta invece il basco Mikel Nieve Iturralde, che riprende Garzelli a circa 6 km dal traguardo e gli rifila un minuto e 41". Il varesino si pianta sui pedali, slombato ed estenuato dallo sforzo e dal freddo patìto.

Contador (terzo posto per lui) prima controllore implacabile del gruppo degli avversari, poi loro giustiziere. Lo spagnolo, infatti, a circa 4 km dalla fine del calvario di giornata impone un ritmo forsennato alla sua azione rifilando qualche altra decina di secondi ai diretti (si fa per dire) avversari di classifica, Nibali e Scarponi. E rinforzandosi ulteriormente. Il corridore basco della Euskaltel ha chiuso il tappone dolomitico con il tempo di 7h27'14" davanti a Stefano Garzelli a 1'41 e, come detto, ad Alberto Contador a 1'50". Quarto Michele Scarponi, mentre Vincenzo Nibali è giunto con oltre tre minuti di ritardo.

Vittoria di tappa a parte, l'altra notizia di giornata è stato l'attacco (platonico, certo) di Vincenzo Nibali, a tutta birra nella discesa dal Giau, chiaro e coraggioso tentativo di guadagnare più secondi possibile sul dominatore della corsa, Alberto Contador: circa 35" il recupero del siciliano della Liquigas nei confronti dello spagnolo al termine della sua picchiata a valle. Anche se poi, al termine della discesa, il siciliano si è rialzato: troppo distante dal traguardo, la sua azione, per fare davvero male a Contador. Anzi, la maglia rosa ha contrattaccato a sua volta nella salita successiva, quella del Fedaia, per mettere altro distacco tra sé e Nibali. Operazione perfettamente riuscita: 57" il ritardo inflitto dallo spagnolo a Nibali in cima al Gpm del Fedaia, sotto la pioggia e nel freddo della Marmolada.

Lunedì seconda giornata di riposo per la carovana rosa dopo la tre giorni dolomitica: le ostilità riprendono infatti martedì con la cronoscalata di 12,7 km da Belluno a Nevegal.

Ordine d'arrivo della 15ma tappa Conegliano-Gardeccia-Val di Fassa

1. Mikel Nieve (Spa/Euskaltel) 229 km in 7 ore 27:14 (media oraria: 30,722 km/h)
2. Stefano Garzelli (Ita) a 1:41
3. Alberto Contador (Spa) 1:51
4. Michele Scarponi (Ita) 1:57
5. John Gadret (Fra) 2:28
6. José Rujano Guillen (Ven) 2:35
7. Vincenzo Nibali (Ita) 3:34
8. Joaquim Rodriguez (Spa) s.t.
9. Roman Kreuziger (Rce) 4:01
10. Steven Kruijswijk (Ola) 4:13

La classifica generale:
1. Alberto Contador (Spa/Saxo Bank) in 62 ore 14:42. (media oraria: 38,454)
2. Michele Scarponi (Ita) a 4:20.
3. Vincenzo Nibali (Ita) 5:11.
4. John Gadret (Fra) 6:08.
5. Mikel Nieve (Spa) 7:03.
6. José Rujano Guillen (Ven) 8:39.
7. Denis Menchov (Rus) 8:46.
8. Roman Kreuziger (Rce) 8:58.
9. Joaquim Rodriguez (Spa) 9:20.
10. David Arroyo (Spa) 9:30.

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