Contador: mai pensato fosse impossibile vincere il Giro

Ciclismo
Alberto Contador bacia la coppa sul sagrato di piazza del Duomo
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Il giorno dopo il trionfo a Milano, il campione spagnolo fa un bilancio della corsa: "Non è stato facile. Sono venuto qui preparatissimo. Non come nel 2008, allora fu quasi un caso". Scarponi-Nibali: "Abbiamo combattuto fino alla fine". LE FOTO E IL VIDEO

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"Questa è una vittoria speciale, sembra sia stata facile ma non è stato così, dietro c'è tanto lavoro. Sono venuto qui preparatissimo. Non come nel 2008, allora fu quasi un caso". E' raro vedere un campione come Alberto Contador così emozionato.. "E' incredibile, sono emozionatissimo. E' un finale da sogno con tutta questa gente. Non mi emoziono facilmente ma devo ammettere che questa volta è così". Sul palco la tensione di queste tre settimane svanisce, saluta Scarponi e Nibali non come rivali ma come vecchi amici.

Questa vittoria la dedica soprattutto alla famiglia. "Nella prima settimana è stata dura per me, all'inizio non sai mai come vanno gli altri. Ma quando arrivata la montagna è andata meglio, la fiducia è cresciuta. In nessun giorno ho potuto pensare che fosse impossibile vincere Giro".

Il pensiero già va al Tour de France. Il rinvio della sentenza del Tribunale arbitrale gli apre le porte della corsa francese. "Ma per ora voglio godermi questa vittoria, devo parlare con mia squadra e vedere come sto e come recupero. La vittoria dell'anno scorso è mia, nessuno me lo può togliere".

Cosa direbbe Contador a chi mette in dubbio la credibilità del ciclismo? "Vorrei invitare tutti a vedere una salita come lo Zoncolan e vedere che spettacolo. Allora vedrebbero tutti se è uno sport vero". Quando ha lasciato vincere Rujano sul Grossglockner dice che non l'ha fatto per calcolo "ma perché lo sentivo nel cuore". Che differenza tra questa vittoria e quella del 2008? "Allora vinsi senza volerlo, ero stato obbligato a venire per esigenze di sponsor. Dovevo fare solo una settimana, ma poi... Soffrii moltissimo. Questa volta è stato diverso, mi ero allenato bene, volevo vincere senza voler dimostrare altro. Ho sfruttato tutto, avevo le idee chiare ed ero al 100 per cento. Comunque il 2008 è stato indimenticabile".

Nel duello tra Scarponi e Nibali alla fine ha avuto la meglio il primo. "Abbiamo combattuto fino all'ultimo - dice -. Dopo l'Etna avevo accusato il colpo, per me comunque è stato un grandissimo Giro. Contador? Ho incontrato il più forte di tutti". "E' stato uno scontro bellissimo - dice il messinese -. Ho avuto due giornate storte, sabato e sul Gardeccia, però ho 26 anni, posso solo migliorare, non so dove posso arrivare. Penso che il Contador di questo Giro sia stato il più forte di sempre. Comunque ci ho provato, ho capito i miei limiti e miei sbagli, c'è solo da migliorare". Difficile che possa fare il Tour. "Voglio essere pronto e più fresco. Quest'anno ho puntato al Giro, ho speso tantissimo".

Delle quattro maglie del Giro due l'ha vinte Contador (la rosa e la rossa a punti), la verde del miglior scalatore è andata a Stefano Garzelli, quella bianca del miglior giovane al ceco Roman Kreuziger. "Sono passati 11 anni dalla mia vittoria al Giro ed ed essere ancora qui con maglia verde è un'emozione che mi rimarrà dentro a lungo. L'avrei sognato un giro del genere". "E' bello essere qui accanto a tanti campioni - conclude Kreuziger - E' la mia prima esperienza al Giro, spero di ritornare". Giù il sipario, intanto.

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