L'ex campione è tornato a parlare con un videomessaggio. Per raccontare le sue verità su quel blocco renale che lo scorso febbraio stava per costargli la vita. Ma non spiega, non fornisce particolari. Non parla di autotrasfusione... GUARDA IL VIDEO
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di Christian Giordano
Riccardo Riccò è tornato a parlare. Un videomessaggio, per raccontare le sue verità su quel blocco renale che lo scorso febbraio stava per costargli la vita. Davanti alla telecamera il piglio non è quello che sui pedali, in salita, gli ha alienato le simpatie del gruppo. Troppo strafottente, quel ragazzino che in corsa non "rispettava" nessuno. E che da juniores era stato fermato due volte per ematrocrito alto.
Non spiega, non fornisce particolari. Non parla di autotrasfusione con sangue conservato nel frigo di casa da giorni come invece aveva riferito il medico che lo ha salvato. Dice solo che, a 28 anni - li compirà a settembre - vuole tornare a correre. Per farlo, con la Meridiana-Kameni, team croato con sede in Italia, ha chiesto la licenza serba, ma l'8 giugno la Commissione federale e il 10 giugno il Tribunale Antidoping Nazionale lo hanno sospeso. Già squalificato 20 mesi per la positività al Cera al Tour 2008, Riccò rischia la radiazione. Correre in difesa potrebbe non bastare.
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Non spiega, non fornisce particolari. Non parla di autotrasfusione con sangue conservato nel frigo di casa da giorni come invece aveva riferito il medico che lo ha salvato. Dice solo che, a 28 anni - li compirà a settembre - vuole tornare a correre. Per farlo, con la Meridiana-Kameni, team croato con sede in Italia, ha chiesto la licenza serba, ma l'8 giugno la Commissione federale e il 10 giugno il Tribunale Antidoping Nazionale lo hanno sospeso. Già squalificato 20 mesi per la positività al Cera al Tour 2008, Riccò rischia la radiazione. Correre in difesa potrebbe non bastare.
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