Tour de France, fischi per Contador alla presentazione

Ciclismo
Alberto Contador alla vigilia del via al Tour 2011 (Getty)
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Il favorito della Grande Boucle, che parte sabato 2 luglio, è stato contestato durante il vernissage. Intanto, in conferenza stampa dice: "Ho sempre detto di essere contrario al doping". Tre nuove misure preventive in vigore. IL VIDEO: LE TAPPE

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Fischi per Alberto Contador alla presentazione delle squadre che parteciperanno al Tour de France. Il corridore spagnolo della Saxo Bank è stato contestato a Puy do Fou, dove circa 6000 persone hanno assistito al vernissage. Nel 2010, l'iberico è risultato positivo al clenbuterolo durante la corsa. La federciclismo spagnola non ha adottato sanzioni nei confronti del corridore. L'Unione ciclistica internazionale (Uci) e l'agenzia mondiale antidoping (Wada) hanno presentato ricorso contro l'assoluzione rivolgendosi al Tribunale d'arbitrato sportivo.

Contador e il doping - "Ho sempre detto di essere contrario al doping. Per me, tolleranza zero": si è difeso così, oggi, davanti ai giornalisti Alberto Contador. Davanti ai media venuti ad assistere alla conferenza stampa del suo team, la Saxo Bank, in attesa dell'inizio della corsa, lo spagnolo ha risposto così alla domanda dell'ex ciclista irlandese, poi diventato giornalista, Paul Kimmage, sul perché si dovrebbe credere alla sua innocenza. Lo spagnolo è stato al centro della conferenza stampa e per una quarantina di minuti ha risposto alle domande dei cronisti. Nessuna domanda è stata invece rivolta ai suoi sei compagni di squadra che erano a loro volta presenti.

Tre nuove misure antidoping, adottate la scorsa primavera, entreranno intanto vigore con la nuova edizione del Tour de France. Iniezioni vietate: quest'anno ogni siringa scoperta nei rifiuti di una squadra del Tour sarà guardata con sospetto. Da maggio, infatti, già con il Giro, tutte le iniezioni praticate senza ricetta medica sono vietate.

Ex corridori dopati fuori dalle direzioni: a partire dal primo luglio, tutti i corridori che, nel corso della loro carriera sportiva, sono stati sospesi due anni o più per aver infranto le regole dell'anti-doping, non potranno più occupare posti di dirigente nell'ambiente ciclistico. Questa misura non è retroattiva. In breve, una riconversione come quella di Bjarne Riis, che dirige la Saxo Bank dopo aver riconosciuto di essersi dopato mentre correva, non sarà più possibile.

Infine, nessun vantaggio per le squadre ad ingaggiare un ex ciclista dopato: un ciclista sospeso due anni o più potrebbe incontrare delle difficoltà a trovare un nuovo team con cui correre. Le sue performance infatti non saranno più prese in conto per determinare il livello della sua squadra e la sua registrazione in 1/a o 2/a divisione. Questo per i primi due anni successivi al suo ritorno in competizione.



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