Vuelta, parte da Benidorm la caccia al bis di Nibali

Ciclismo
Al via con il numero 1, Vincenzo Nibali proverà a bissare il successo alla Vuelta del 2010
epa02331556 Overall leader of the Vuelta, Vincenzo Nibali (R) is followed by Peter Velits (HTC-Columbia) and Joaquin 'Purito' Rodriguez (Katyusha) (L), during the 15th stage of Spain's cycling Vuelta 2010 in Lagos de Covadonga (Cantabria) Northern Spain, 12 September 2010. Spanish Carlos Barredo (Quick Step) won this stage which covered a distance of 170 kilometres between Solares and Lagos de Covadonga. Italian Vincenzo Nibali (Liquigas) is the overall leader of the Vuelta after 15 stages.  EPA/ZIPI

Prende il via oggi, con una cronosquadre nella città che regalò il secondo titolo iridato a Bugno, la corsa a tappe spagnola. I favoriti restano lo squalo di Messina, Anton e Sanchez. Tra gli italiani in gara anche Scarponi, Bruseghin e Petacchi

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Un italiano al via con il numero uno dopo molti anni e il ritorno sulle strade dei Paesi Baschi dopo 33 anni. Sono le novità principali dell'edizione n. 66 della Vuelta di Spagna, che scatta oggi da Benidorm con una cronometro a squadre di 13,5 km. L'arrivo è a Madrid domenica 11 settembre dopo 21 tappe e 3.300 chilometri. Senza Alberto Contador, sempre in attesa della sentenza del Tribunale arbitrale di Losanna per la sua positività al Tour 2010, sarà un'edizione senza grandissimi big. Oltre allo spagnolo, vincitore del Giro d'Italia, mancherà il trionfatore dell'ultimo Tour de France, l'australiano Cadel Evans (la sua squadra, la Bmc, oltre al norvegese Tor Hushovd, è pronta ad accogliere anche il belga Philippe Gilbert), come pure i fratelli Andy e Frank Schleck, protagonisti anche loro alla Grande Boucle.

Tra gli italiani in gara anche Michele Scarponi: si ripete dunque il duello con Nibali già vissuto al Giro. Un avversario in più per il leader della Liquigas, che l'ha già battuto nello sprint per il secondo posto nell'ultima corsa rosa. "L'obiettivo è quello di puntare a fare bene giorno per giorno, con l'ambizione di ottenere successi di tappa - ha detto Scarponi -. Poi, se le cose staranno andando per il verso giusto, valuterò se ci sarà la possibilità di mirare a qualcosa di più grande".
Agguerrita e completa la pattuglia degli italiani. Per le volate occhi puntati su Alessandro Petacchi ("con la Vuelta ho sempre avuto un proficuo rapporto, mi auguro di riuscire a lasciare il segno", ha detto lo spezzino), ma anche su Daniele Bennati. Oltre a Nibali e Scarponi torna Marzio Bruseghin. Per la vittoria finale molto probabilmente la lotta sarà tra il campione messinese e gli spagnoli Igor Anton (Euskaltel) e Joaquim Rodriguez (Katusha), il quale ieri in conferenza stampa ha ammesso: "Ho molto lavorato a cronometro quest'anno, l'anno scorso la Vuelta l'avevo persa in questa prova". Per quanto quest'anno di frazioni a cronometro individuale ce ne sia solo una, la decima tappa di Salamanca.

A caccia di rivincite Anton, molto sfortunato l'anno scorso: fu costretto al ritiro dopo una caduta alla 14/a tappa con indosso la maglia di leader. Per le volate Petacchi ritrova la sua bestia nera Mark Cavendish. Tra le stelle di questa Vuelta anche gli spagnoli Carlos Sastre e Oscar Freire, il russo Denis Menchov, il belga Tom Boonen, il francese Sylvain Chevanel, il britannico Bradley Wiggins, l'americano Tyler Farrar e lo svizzero Fabian Cancellara.
Come al solito sarà un percorso molto impegnativo: dieci le tappe di montagna, sei gli arrivi in salita. Un motivo in più a favore di Anton il fatto che la corsa torna sulle strade dei suoi Paesi Baschi. Dopo 33 anni cade dunque la pregiudiziale per i rischi di possibili manifestazioni dei militanti indipendentisti. Le tappe chiave di questa 66/a edizione della Vuelta saranno l'arrivo inedito sulla cima della Manzaneda, in Galizia, e il finale della 15/a tappa sul terribile Angliriu nelle Asturie, che ha tratti di pendenza addirittura del 24%. Tante insidie per Nibali a caccia del bis, e tra queste ci sarà sicuramente anche il caldo africano di questi giorni.

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