Giro della Padania tra le proteste, Basso: "Qui per correre"
CiclismoDurante la prima tappa della corsa "verde" una serie di striscioni di contestazione sono apparsi sull'Aurelia. "La Lega vi prende in giro", uno dei tanti. Dura la replica del varesino: "Qui la politica non c'entra, ci hanno spinto e insultato"
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"Rallenta la Lega porta male", "Lega Ladrona", "La Lega vi prende in giro". Sono alcuni degli striscioni apparsi sull'Aurelia, nei pressi del Comune di Alassio, durante la prima tappa del Giro della Padania conclusasi a Laigueglia. A manifestare contro la corsa 'verde' una trentina di ragazzi di Sinistra Alassina, simpatizzanti di Rifondazione Comunista, Giovani Democratici e il consigliere regionale Stefano Quaini (Idv), vestito con la maglia tricolore.
"Ci hanno urlato 'andate a lavorare', qualcuno ci ha anche spinto. E' giusto scioperare e manifestare, ma non è giusto superare il limite". Al termine della prima fraione Ivan Basso ha commentato così le contestazioni. "A Mondovì ci hanno fermato per 30 secondi, non di più, ma è stato comunque un brutto gesto", aggiunge l'atleta, sul traguardo di Laigueglia. "Noi eravamo in bici per correre - sottolinea - siamo degli atleti. Oggi era una festa dello sport. Qui la politica non c'entra".
Per la cronaca Sacha Modolo, della Colnago, si è aggiudicato la prima tappa. Il giovane ha vinto sul traguardo di Laigueglia, al termine di una spettacolare volata a ranghi compatti. Il trevigiano di Vazzola, classe 1987, veste così la prima maglia verde della storia del Giro della Padania. Al secondo posto Elia Viviani (Liquigas), terzo Manuel Belletti. La maglia azzurra, che contraddistingue il primo della speciale classifica riservata ai grimpeur, è andata invece a Simone Campagnaro, della D'Angelo&Antenucci. Il polacco Pawel Bernas, della Nazionale Polacca, guida la classifica dei traguardi volanti e indossa così la maglia blu.
"Rallenta la Lega porta male", "Lega Ladrona", "La Lega vi prende in giro". Sono alcuni degli striscioni apparsi sull'Aurelia, nei pressi del Comune di Alassio, durante la prima tappa del Giro della Padania conclusasi a Laigueglia. A manifestare contro la corsa 'verde' una trentina di ragazzi di Sinistra Alassina, simpatizzanti di Rifondazione Comunista, Giovani Democratici e il consigliere regionale Stefano Quaini (Idv), vestito con la maglia tricolore.
"Ci hanno urlato 'andate a lavorare', qualcuno ci ha anche spinto. E' giusto scioperare e manifestare, ma non è giusto superare il limite". Al termine della prima fraione Ivan Basso ha commentato così le contestazioni. "A Mondovì ci hanno fermato per 30 secondi, non di più, ma è stato comunque un brutto gesto", aggiunge l'atleta, sul traguardo di Laigueglia. "Noi eravamo in bici per correre - sottolinea - siamo degli atleti. Oggi era una festa dello sport. Qui la politica non c'entra".
Per la cronaca Sacha Modolo, della Colnago, si è aggiudicato la prima tappa. Il giovane ha vinto sul traguardo di Laigueglia, al termine di una spettacolare volata a ranghi compatti. Il trevigiano di Vazzola, classe 1987, veste così la prima maglia verde della storia del Giro della Padania. Al secondo posto Elia Viviani (Liquigas), terzo Manuel Belletti. La maglia azzurra, che contraddistingue il primo della speciale classifica riservata ai grimpeur, è andata invece a Simone Campagnaro, della D'Angelo&Antenucci. Il polacco Pawel Bernas, della Nazionale Polacca, guida la classifica dei traguardi volanti e indossa così la maglia blu.