Giro di Padania, tafferugli nel Parmense: un fermato

Ciclismo
Non si placano le proteste al Giro della Padania. Anche al via della terza tappa i manifestanti hanno fatto sentire la propria voce
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Una quarantina di manifestanti ha contestato pacificamente la corsa alla partenza della terza tappa (vinta poi da Sacha Modolo, leader della corsa) da Lonate Pozzolo. 'Lega fora di ball' uno degli slogan più scanditi dai manifestanti. GUARDA LE FOTO

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Tafferugli e un fermato, durante la terza tappa del Giro di Padania, mentre il gruppo di corridori transitava nel parmense. Una ventina di manifestanti, con i vessilli di Rifondazione Comunista e della Cgil, hanno tentato di interrompere il passaggio della corsa e sono stati bloccati dalle forze dell'ordine. Un carabiniere è stato travolto e gettato a terra.

I tafferugli sono avvenuti nei pressi di Tabiano, durante il passaggio nel minicircuito che concludeva la terza tappa. Al passaggio del gruppo i manifestanti hanno cercato di entrare in strada ma la zona era sorvegliata dagli uomini della Digos e dai Carabinieri che li hanno subito bloccati. Nel tentativo di sfondare il cordone di sicurezza, un esponente della Cgil ha travolto e gettato a terra un carabiniere. L'uomo è stato a quel punto fermato, identificato ed accusato, al momento, di oltraggio a pubblico ufficiale.

E' Sacha Modolo intanto il vincitore della terza tappa del Giro di Padania da Malpensa Lonate Pozzolo (Varese) a Salsomaggiore (Parma), 225 km. Il portacolori del team Colnago CSF porta così a due i suoi successi parziali e si riporta al comando della graduatoria generale. Modolo ha preceduto al traguardo Elia Viviani (Liquigas Cannondale) e Danilo Napolitano.

Stamattina, dopo due giorni di caos, ha preso il via senza incidenti da Lonate Pozzolo la terza tappa del Giro. Il gruppone di ciclisti si è mosso dopo lo start dato da Renzo Bossi e dal sottosegretario Michelino Davico, fra gli applausi dei sostenitori e il rumore di fischietti, trombe e tamburi di una quarantina di contestatori. A Lonate Pozzolo, dove erano presenti massicciamente le forze dell'ordine, non ci sono stati però tafferugli o episodi di violenza. Solo una quarantina di manifestanti ha iniziato a contestare pacificamente il Giro.

C'erano i sindacati di Base Cub e Cobas dei lavoratori del vicino aeroporto di Malpensa che sostengono in uno striscione che 'La Lega critica bene ma razzola male'. C'erano volontari della Uisp, che contestavano l'utilizzo di una gara ciclistica a fini che a loro giudizio non sono solo sportivi. C'era un gruppetto che sventolava una bandiera 'No Tav'. E c'era anche chi dice di sostenere l'indipendenza dei Paesi Baschi ed è arrivato al Giro di Padania per dire 'No alla Padania, sì all'indipendenza Basca'. 'Lega fora di ball' è stato uno degli slogan maggiormente scanditi dai manifestanti, tenuti a distanza dalla polizia.

Contestazioni sono comunque attese in Trentino dove il giro arriverà venerdì sera. L'arrivo è previsto a San Valentino, sul monte Baldo, vicino a Rovereto. La partenza di sabato sarà invece proprio da Rovereto, dove le contestazioni sono annunciate. Volantini e dichiarazioni giungono da parti diverse, sia dal Centro sociale Bruno di Trento, ma anche dal Prc, che annunciano un presidio prima della partenza, davanti al Mart, il Museo d'arte moderna e contemporanea della cittadina. Una riunione per l'organizzazione dell'ordine pubblico si e' tenuta ieri al Commissariato del Governo di Trento.