Azzurri, che delusione. Bettini: qualcosa non ha funzionato
CiclismoSolo quattordicesimo il capitano, Bennati: "Sono rimasto chiuso". Duro Sacha Modolo: "In confronto al treno inglese sembravamo dei dilettanti". Il ct: "Sono contento dei ragazzi, hanno dato il massimo, ripartiamo da qui. Ha vinto il migliore". LE FOTO
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Bettini, delusione contenuta - "Cavendish era in gran forma, l'ordine d'arrivo è degno di un Mondiale. Ha vinto una grande squadra, sapevamo che era un percorso veloce ed è uscita una gara veloce. Ma noi vogliamo ripartire da qui". Dopo il mondiale perso Paolo Bettini non perde la lucidità ed esprime una delusione quasi contenuta. "Ho lavorato molto sul gruppo spiega -, ho motivato i giovani e li ho affiancati a corridori più esperti. Sono contento della squadra, perché ha dato il massimo". Il migliore oggi è stato Paolini ("ha fatto un lavoro per tre corridori"), ma anche Gavazzi e Visconti "hanno lavorato molto per sfiancare i velocisti delle squadre. Quinziato ha gestito bene le situazioni di corsa. Purtroppo siamo mancati nel finale. Qualcosa non ha funzionato, non è una critica ai ragazzi. Modolo avrebbe potuto essere opportunista e sfruttare meglio questa occasione. Viviani doveva stare vicino a Bennati e lo ha fatto. Peccato per Bennati che è rimasto chiuso".
Bennati chiuso - E proprio il più scontento è Daniele Bennati, il capitano sul quale c'erano le speranze maggiori e che invece ha concluso la volata con un modesto 14/o posto. "Siamo rimasti troppo indietro. Non siamo riusciti a passare: il nostro treno si era organizzato e stava rimontando il gruppo risalendo dal lato destro della strada, purtroppo a un certo punto sono rimasto chiuso. Ho visto Greipel uscire a sinistra, mentre io sono rimasto imbottigliato. Lo schema era di prendere l'ultima curva per primi, invece...".
Modolo duro - "Quando il percorso è duro tutti vogliono fare la volata. Io ero a ruota di Cancellara e sono uscito sulla sinistra chiamando Bennati, che però era chiuso sulla destra". Sacha Modolo riassume così la bagarre finale al Mondiale professionisti che ha premiato il più forte, Mark Cavendish, e respinto l'assalto del 'treno' azzurro. "Ci abbiamo provato, la Gran Bretagna però ha fatto un gran lavoro: sembravamo dilettanti e loro professionisti, però ce l'abbiamo messa tutta".
Gli altri - "Abbiamo fatto quel che si poteva - dice il siciliano Giovanni Visconti - ma quando si va a quasi 50 all'ora scattare è difficile. Ci abbiamo provato e nel finale la squadra è rimasta con gli uomini giusti. Si è corso come si poteva, abbiamo cercato di rendere duro il lavoro dei britannici ma Cavendish è stato fortissimo".
Così Francesco Gavazzi: "Complimenti alla Gran Bretagna. Abbiamo fatto il nostro dovere
ma la volata è un attimo". Il veterano Matteo Tosatto è più che soddisfatto: "Abbiamo corso bene, cercando di fare la corsa dura e di fare selezione. I ragazzi sono stati bravissimi, nel finale c'è stato tanto casino e nel penultimo giro Bennati sembrava dovesse cambiare la ruota anteriore dopo un contatto. Non possiamo recriminare nulla". A lungo in fuga, Luca Paolini ammette che "sapevamo che il finale sarebbe stato difficile, visto il calibro dei nostri avversari. Ci siamo divisi in due blocchi, abbiamo parlato con i belgi per tenere alta l'andatura. Del mio Mondiale sono soddisfatto, sarebbe stato
meglio ci fosse stata la ciliegina sulla torta".
Fallimento azzurro, di chi la colpa? Discutine nel forum del ciclismo
Bettini, delusione contenuta - "Cavendish era in gran forma, l'ordine d'arrivo è degno di un Mondiale. Ha vinto una grande squadra, sapevamo che era un percorso veloce ed è uscita una gara veloce. Ma noi vogliamo ripartire da qui". Dopo il mondiale perso Paolo Bettini non perde la lucidità ed esprime una delusione quasi contenuta. "Ho lavorato molto sul gruppo spiega -, ho motivato i giovani e li ho affiancati a corridori più esperti. Sono contento della squadra, perché ha dato il massimo". Il migliore oggi è stato Paolini ("ha fatto un lavoro per tre corridori"), ma anche Gavazzi e Visconti "hanno lavorato molto per sfiancare i velocisti delle squadre. Quinziato ha gestito bene le situazioni di corsa. Purtroppo siamo mancati nel finale. Qualcosa non ha funzionato, non è una critica ai ragazzi. Modolo avrebbe potuto essere opportunista e sfruttare meglio questa occasione. Viviani doveva stare vicino a Bennati e lo ha fatto. Peccato per Bennati che è rimasto chiuso".
Bennati chiuso - E proprio il più scontento è Daniele Bennati, il capitano sul quale c'erano le speranze maggiori e che invece ha concluso la volata con un modesto 14/o posto. "Siamo rimasti troppo indietro. Non siamo riusciti a passare: il nostro treno si era organizzato e stava rimontando il gruppo risalendo dal lato destro della strada, purtroppo a un certo punto sono rimasto chiuso. Ho visto Greipel uscire a sinistra, mentre io sono rimasto imbottigliato. Lo schema era di prendere l'ultima curva per primi, invece...".
Modolo duro - "Quando il percorso è duro tutti vogliono fare la volata. Io ero a ruota di Cancellara e sono uscito sulla sinistra chiamando Bennati, che però era chiuso sulla destra". Sacha Modolo riassume così la bagarre finale al Mondiale professionisti che ha premiato il più forte, Mark Cavendish, e respinto l'assalto del 'treno' azzurro. "Ci abbiamo provato, la Gran Bretagna però ha fatto un gran lavoro: sembravamo dilettanti e loro professionisti, però ce l'abbiamo messa tutta".
Gli altri - "Abbiamo fatto quel che si poteva - dice il siciliano Giovanni Visconti - ma quando si va a quasi 50 all'ora scattare è difficile. Ci abbiamo provato e nel finale la squadra è rimasta con gli uomini giusti. Si è corso come si poteva, abbiamo cercato di rendere duro il lavoro dei britannici ma Cavendish è stato fortissimo".
Così Francesco Gavazzi: "Complimenti alla Gran Bretagna. Abbiamo fatto il nostro dovere
ma la volata è un attimo". Il veterano Matteo Tosatto è più che soddisfatto: "Abbiamo corso bene, cercando di fare la corsa dura e di fare selezione. I ragazzi sono stati bravissimi, nel finale c'è stato tanto casino e nel penultimo giro Bennati sembrava dovesse cambiare la ruota anteriore dopo un contatto. Non possiamo recriminare nulla". A lungo in fuga, Luca Paolini ammette che "sapevamo che il finale sarebbe stato difficile, visto il calibro dei nostri avversari. Ci siamo divisi in due blocchi, abbiamo parlato con i belgi per tenere alta l'andatura. Del mio Mondiale sono soddisfatto, sarebbe stato
meglio ci fosse stata la ciliegina sulla torta".
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