Il Team Sky corre in casa: "Vincere per migliorarsi ancora"

Ciclismo
Edvald Boasson Hagen, cacciatore di classiche del Team Sky
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Le Olimpiadi a Londra, un campione del mondo britannico in squadra e Boasson Hagen, Swift, Cioni, Lovkvist e Dowsett in visita alla sede di Sky: "Il secondo posto nel ranking mondiale si migliora vincendo più corse". Impresa possibile grazie a Cavendish

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di Matteo Veronese

Il Giro 2012 è stato finalmente svelato e tra poche ore scopriremo anche il percorso del Tour de France. Alle due principali corse a tappe della prossima stagione (cui si aggiunge la Vuelta di Spagna) e non solo il Team Sky si presenta con molte nuove frecce al proprio arco, la più splendente delle quali è sicuramente il fresco campione del mondo Mark Cavendish. Il folletto dell'Isola di Man sarà la punta di diamante di una formazione sempre più competitiva e con l'obiettivo di migliorare la già ottima stagione 2011, che ha visto il team diretto da Dave Brailsford chiudere al secondo posto nel ranking a squadre dell'UCI per 40 punti, dietro solamente all'Omega Pharma Lotto di Gilbert, dominatore della classifica individuale. Nell'anno delle Olimpiadi sulle strade di casa, l'obiettivo principale di un team che ha sede e uno zoccolo duro di corridori cresciuti in Gran Bretagna non può che essere uno.

Edvald Boasson Hagen, Ben Swift, Dario David Cioni, Thomas Lovkvist ed Alex Dowsett faranno la loro parte già dalle prime corse stagionali, tra le quali spicca la Classica di Primavera, la Milano-Sanremo. Boasson Hagen, che ha già in bacheca un Gand-Wevelgem, una tappa al Giro e due al Tour dà il proprio benvenuto a Cavendish, compagno di squadra già nel 2008-2009 al Team Columbia: "Il suo arrivo rafforza tutto il team. Parlare di gerarchie già adesso è difficile, si vedrà chi sarà più in forma ma ovviamente tutti sarebbero ben felici di lavorare per lui". Chi lavorerà sodo per l'iridato sarà Benjamin Swift, 23enne sprinter inglese di grandi prospettive con 5 vittorie all'attivo nel 2011: "Far parte del treno del campione del mondo sarà fantastico, avere un maestro come Mark in squadra può solo aiutare a crescere".

Sia Boasson Hagen che Cavendish erano alla presentazione del giro, ma solo lo sprinter manniano parteciperà alla corsa rosa: "E' una corsa splendida ma io sono più adatto alle classiche di un giorno" -ammette il norvegese- "Poi dovrei correre il Tour per aiutare i capitani". Già, i capitani. Wiggins o Froome, nelle corse a tappe? Al Tour 2011 il britannico, tirato a lucido nel suo metro e 88 per 69 chili, ha mostrato una grandissima condizione finché una caduta non lo ha costretto al ritiro. Alla Vuelta ha chiuso terzo, dietro però al sorprendente "gregario" keniota. Anche in questo caso varrà la regola del più in forma, ma è ancora Boasson Hagen a chiarire gli obiettivi di tutti i compagni: "Vincere il più possibile. Il secondo posto nel ranking si migliora solamente vincendo più gare". E vincere più gare, avendo in squadra uno come Cavendish, che per 78 volte in carriera ha attraversato il traguardo con le braccia alzate, sembra essere automatico.

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