Mondiali su Pista: Bronzini solo quarta, ma piovono record
CiclismoNella seconda giornata della rassegna iridata, niente medaglia per l'azzurra nella corsa a punti. Primati del mondo per la beniamina di casa Anna Meares, nei 200 metri lanciati, e per il team britannico (King, Trott e Rowsell) dell'inseguimento a squadre
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È fallita la caccia di Giorgia Bronzini alla medaglia mondiale: la piacentina è rimasta fuori dal podio nella corsa a punti, la gara che la vide iridata nel 2009. L'oro è andato alla russa Chulkova davanti a Glaesser (Canada) e Ryan (Irlanda). Intanto per Elia Viviani è iniziata la gara dell'omnium, che si disputa su sei diverse specialità e si concluderà domani. Dopo tre prove, il giovane della Liquigas è quarto a 19 punti, dietro a O'Shea (10), Bell (16) e Clancy (18). Per l'azzurro è il principale obiettivo, dopo la delusione dell'ultimo posto nello scratch di ieri.
Che risultati! - Nella seconda giornata di gare ai mondiali su pista in Australia, sono salite in cattedra le donne. E rispondono a suon di record al primato di ieri della squadra britannica maschile. La pista di Melbourne si conferma velocissima e questa volta ha sorriso ad un'atleta di casa. È stata infatti Anna Meares, quando in Italia era ancora l'alba, a stabilire il nuovo record mondiale dello sprint individuale donne, sulla distanza di 200 metri. Più volte iridata e medaglia d'oro ad Atene 2004, Meares ha fatto segnare un tempo di 10,782 secondi, migliorando il 10,793 stabilito dalla lituana Simona Krupeckaite a Mosca nel 2010. Il primato è arrivato nelle qualifiche dei 200 metri, mentre la finale - che potrebbe vedere una nuova sfida Meares-Krupeckaite - è in programma domani.
La risposta britannica non s'è fatta attendere. Il team inglese dell'inseguimento femminile (Danielle King, Joanna Rowsell e Laura Trott) ha infatti emulato i colleghi maschi con un primato stellare: 3'15"720 sui 3000 metri. Le britanniche hanno abbassato di oltre un secondo il record di 3'16"850 che loro stesse avevano fatto segnare nel corso delle qualifiche. Battute - in finale e in qualifica - proprio le atlete di casa: le australiane avevano fatto registrare per prime il nuovo record di specialità, con 3'17"053, ma se lo sono viste soffiare pochi minuti dopo. E hanno poi ceduto in finale con un più che onorevole 3'16"943.
È fallita la caccia di Giorgia Bronzini alla medaglia mondiale: la piacentina è rimasta fuori dal podio nella corsa a punti, la gara che la vide iridata nel 2009. L'oro è andato alla russa Chulkova davanti a Glaesser (Canada) e Ryan (Irlanda). Intanto per Elia Viviani è iniziata la gara dell'omnium, che si disputa su sei diverse specialità e si concluderà domani. Dopo tre prove, il giovane della Liquigas è quarto a 19 punti, dietro a O'Shea (10), Bell (16) e Clancy (18). Per l'azzurro è il principale obiettivo, dopo la delusione dell'ultimo posto nello scratch di ieri.
Che risultati! - Nella seconda giornata di gare ai mondiali su pista in Australia, sono salite in cattedra le donne. E rispondono a suon di record al primato di ieri della squadra britannica maschile. La pista di Melbourne si conferma velocissima e questa volta ha sorriso ad un'atleta di casa. È stata infatti Anna Meares, quando in Italia era ancora l'alba, a stabilire il nuovo record mondiale dello sprint individuale donne, sulla distanza di 200 metri. Più volte iridata e medaglia d'oro ad Atene 2004, Meares ha fatto segnare un tempo di 10,782 secondi, migliorando il 10,793 stabilito dalla lituana Simona Krupeckaite a Mosca nel 2010. Il primato è arrivato nelle qualifiche dei 200 metri, mentre la finale - che potrebbe vedere una nuova sfida Meares-Krupeckaite - è in programma domani.
La risposta britannica non s'è fatta attendere. Il team inglese dell'inseguimento femminile (Danielle King, Joanna Rowsell e Laura Trott) ha infatti emulato i colleghi maschi con un primato stellare: 3'15"720 sui 3000 metri. Le britanniche hanno abbassato di oltre un secondo il record di 3'16"850 che loro stesse avevano fatto segnare nel corso delle qualifiche. Battute - in finale e in qualifica - proprio le atlete di casa: le australiane avevano fatto registrare per prime il nuovo record di specialità, con 3'17"053, ma se lo sono viste soffiare pochi minuti dopo. E hanno poi ceduto in finale con un più che onorevole 3'16"943.