Boonen trionfa anche alla Roubaix: è lui l'uomo del Nord
CiclismoIl belga, dopo i successi alla Gand-Wevelgem e al Giro delle Fiandre, con un numero meraviglioso fa sua per la quarta volta in carriera, a tre anni di distanza dall'ultimo successo, anche la terza classica: la Regina. Ballan terzo, fuori Pozzato. FOTO
FOTO: Una giornata particolare con il Team Sky a Sanremo - Da Magni a Cancellara, il pavè del Fiandre è roba da duri - Tutto l'Album del grande ciclismo
E' lui l'uomo del Nord. Tom Boonen dopo i successi alla Gand-Wevelgem e al Giro delle Fiandre si dimostra il più forte di tutti anche sul pavè della Roubaix. Il belga ha chiuso così con tre successi la campagna delle classiche del Nord. Per il ciclista della Omega-Pharma si tratta del quarto successo nella regina delle classiche. Dopo i successi del 2005, 2008 e 2009 Boonen cala il pokerissimo nell'edizione numero 110 eguagliando così il record del connazionale Roger De Vlaeminck, stabilito negli anni tra il 1972 ed il 1977.
Non è più dunque solo Roger De Vlaeminck, campione degli anni '70, a meritare l'appellativo di 'monsieur Roubaix'. Da oggi un altro belga entra nella leggenda della regina delle classiche del ciclismo. Boonen ha compiuto un'autentica impresa, staccando tutti a 55 chilometri dal traguardo e poi continuando a pedalare 'a tutta' contro vento. Per lui una vittoria strameritata, a braccia alzate in quel velodromo in cui chiunque corre in bicicletta sogna di trionfare, e la consacrazione nell'Olimpo del ciclismo.
"Quando sono scattato e sono andato in fuga - ha spiegato Boonen dopo la corsa - mi sono detto solo che dovevo darci dentro e andare verso il traguardo. Ho pensato solo a vincere. Ora sono felice: ciò che ho fatto nelle ultime due settimane ha dell'incredibile". Oltre a continuare la striscia dei successi nelle classiche di quest'anno, Boonen ha eguagliato De Vlaeminck. "Già è bello esserci riusciti arrivando a quattro - dice Boonen - ma averlo fatto così, con questa fuga di più di cinquanta chilometri ed arrivando da solo, è stato il modo migliore di aver eguagliato De Vlaeminck".
L'Italia si piazza sul podio come al Fiandre, con Alessandro Ballan che a Roubaix replica il terzo posto ottenuto nella classica belga. E' stato battuto al fotofinish, nello sprint per la piazza d'onore, da Sebastien Turgot, primo francese ad andare sul podio della corsa di casa dal 1997 ad oggi. Al ciclismo azzurro rimane il rammarico della 'distrazione' fatale, a Ballan ed all'altro 'veneto volante' Filippo Pozzato, della distrazione ed anche del disaccordo (nessuno dei due voleva tirare) nel momento decisivo in cui Boonen è andato in fuga. Così il progetto italiano di un successo da dedicare a Franco Ballerini è naufragato.
L’ ordine d'arrivo della Parigi-Roubaix:
1. Tom Boonen (Bel/Quickstep) in 5h55'22"
2. Sebastien Turgot (Fra) a 1'39"
3. Alessandro Ballan (Ita) s.t.
4. Juan Antonio Flecha (Spa) s.t.
5. Niki Terpstra (Ola) s.t.
6. Lars Boom (Ola) a 1'39"
7. Matteo Tosatto (Ita) a 3'31"
8. Matthew Hayman (Aus) s.t.
9. Johan Van Summeren (Bel) s.t.
10. Maarten Wynants (Bel) s.t.
11. Luca Paolini (Ita) s.t.
E' lui l'uomo del Nord. Tom Boonen dopo i successi alla Gand-Wevelgem e al Giro delle Fiandre si dimostra il più forte di tutti anche sul pavè della Roubaix. Il belga ha chiuso così con tre successi la campagna delle classiche del Nord. Per il ciclista della Omega-Pharma si tratta del quarto successo nella regina delle classiche. Dopo i successi del 2005, 2008 e 2009 Boonen cala il pokerissimo nell'edizione numero 110 eguagliando così il record del connazionale Roger De Vlaeminck, stabilito negli anni tra il 1972 ed il 1977.
Non è più dunque solo Roger De Vlaeminck, campione degli anni '70, a meritare l'appellativo di 'monsieur Roubaix'. Da oggi un altro belga entra nella leggenda della regina delle classiche del ciclismo. Boonen ha compiuto un'autentica impresa, staccando tutti a 55 chilometri dal traguardo e poi continuando a pedalare 'a tutta' contro vento. Per lui una vittoria strameritata, a braccia alzate in quel velodromo in cui chiunque corre in bicicletta sogna di trionfare, e la consacrazione nell'Olimpo del ciclismo.
"Quando sono scattato e sono andato in fuga - ha spiegato Boonen dopo la corsa - mi sono detto solo che dovevo darci dentro e andare verso il traguardo. Ho pensato solo a vincere. Ora sono felice: ciò che ho fatto nelle ultime due settimane ha dell'incredibile". Oltre a continuare la striscia dei successi nelle classiche di quest'anno, Boonen ha eguagliato De Vlaeminck. "Già è bello esserci riusciti arrivando a quattro - dice Boonen - ma averlo fatto così, con questa fuga di più di cinquanta chilometri ed arrivando da solo, è stato il modo migliore di aver eguagliato De Vlaeminck".
L'Italia si piazza sul podio come al Fiandre, con Alessandro Ballan che a Roubaix replica il terzo posto ottenuto nella classica belga. E' stato battuto al fotofinish, nello sprint per la piazza d'onore, da Sebastien Turgot, primo francese ad andare sul podio della corsa di casa dal 1997 ad oggi. Al ciclismo azzurro rimane il rammarico della 'distrazione' fatale, a Ballan ed all'altro 'veneto volante' Filippo Pozzato, della distrazione ed anche del disaccordo (nessuno dei due voleva tirare) nel momento decisivo in cui Boonen è andato in fuga. Così il progetto italiano di un successo da dedicare a Franco Ballerini è naufragato.
L’ ordine d'arrivo della Parigi-Roubaix:
1. Tom Boonen (Bel/Quickstep) in 5h55'22"
2. Sebastien Turgot (Fra) a 1'39"
3. Alessandro Ballan (Ita) s.t.
4. Juan Antonio Flecha (Spa) s.t.
5. Niki Terpstra (Ola) s.t.
6. Lars Boom (Ola) a 1'39"
7. Matteo Tosatto (Ita) a 3'31"
8. Matthew Hayman (Aus) s.t.
9. Johan Van Summeren (Bel) s.t.
10. Maarten Wynants (Bel) s.t.
11. Luca Paolini (Ita) s.t.