Giro, ad Assisi fa festa Joaquim Rodríguez: tappa e maglia
CiclismoLo spagnolo della Katusha è imprendibile nella breve e difficile salita finale, conquista l'abbuono di 20" e toglie a Hesjedal la maglia rosa. Secondo a sorpresa il polacco Huzarski, davanti a Giovanni Visconti. Gli altri favoriti continuano ad aspettare
Proprio come un mese fa sul muro di Huy. Quando la vittoria si gioca su certe pendenze, Joaquim Rodríguez non ha rivali. Gli altri possono solo limitare i danni. Come alla Freccia Vallone, lo spagnolo della Katusha ha staccato tutti sulla rampa d'arrivo della decima tappa, da Civitavecchia ad Assisi.
E grazie all'abbuono di 20", lo spagnolo ha conquistato anche la maglia rosa provvisoria, strappandola a Hesjedal, giunto al traguardo sesto con 6" di distacco. Niente da fare per il polacco Bartosz Huzarski (NetApp), secondo a sorpresa, né per Giovanni Visconti (Movistar), giunto terzo. Quarto a 6", a giudare il gruppo dei migliori, un Domenico Pozzovivo (Colnago) ancora molto positivo.
Non c'è stata però la selezione attesa, con i big che ancora una volta si sono marcati e non hanno voluto o potuto provare un'accelerazione. Lo stesso Rodríguez ha aspettato gli ultimi 200 metri per affondare, è rimasto a ruota dell'olandese Slagter e ha poi seminato tutti i rivali nell'ultimo, durissimo tratto.
SUL PODIO A MILANO? - Lo spagnolo entra così nel ristretto club dei vincitori di una tappa a Giro, Tour e Vuelta. E sta diventando un candidato sempre più serio al podio di Milano. In pochi si sarebbero aspettati di vederlo in rosa a questo punto del Giro: invece, dopo una cronometro individuale più che dignitosa e la sorprendente cronosquadre della sua Katusha, "Purito" guarda tutti dall'alto e guida con 17" su Hesjedal e 32" su Tiralongo.
La nuova maglia rosa si avvicina alle salite "vere" - che di certo non teme - con 52" di vantaggio su Kreuziger, 57" su Ivan Basso, 1'11" su Scarponi e 1'25" su Schleck. Lo sconfitto di giornata è proprio il lussemburghese, che non è riuscito a rimanere nel gruppo Hesjedal come i principali rivali e ha tagliato il traguardo a 25" dal vincitore.
Tra i migliori ci sono invece i due colombiani del Team Sky: Sergio Henao (oggi 13esimo) e soprattutto Rigoberto Urán, autore di un attacco ai 2 km dall'arrivo, decimo di tappa e ora decimo anche in classifica generale.
LA CRONACA - La solita fuga prima dello show finale di Rodríguez. Ad animarla, in una giornata di sole ma non troppo calda (circa 20 gradi), sono Guillaume Bonnafond (Ag2r), Miguel Mínguez (Euskaltel-Euskadi), Francesco Failli (Farnese Vini), Mathias Brandle (NetApp) e Martijn Keizer (Vacansoleil). I cinque scattano poco dopo la partenza, ma non ottengono mai più di 5 minuti di vantaggio.
In gruppo non è la Garmin della maglia rosa Hesjedal a tirare: gli americani "tifano" per la fuga, che toglierebbe gli abbuoni agli uomini in classifica. A menare le danze - ma a lungo su ritmi molto blandi - ci pensa così proprio la Katusha, che controlla con facilità il distacco dai fuggitivi, già sotto i 2 minuti a 50 km dall'arrivo.
A poco più di 30 km dall'arrivo, prova l'allungo dal gruppo l'olandese Stef Clement (Rabobank), che raggiunge prima Keizer e Brandle, attardati, poi si porta con loro su Failli, Mínguez e Bonnafond: a 15 km dall'arrivo in testa sono in sei. A quel punto, il distacco del gruppo maglia rosa è però di soli 44" e il ricongiungimento è cosa fatta a 8 km dal traguardo.
Immediatamente iniziano i giochi per pilotare i capitani nelle prime posizioni e sono Sky, Astana e RadioShacka comandare il gruppo a grande velocità verso la stretta salita finale, il muro di San Damiano (4 km all'8,8% di pendenza). L'ascesa è in realtà divisa in due parti: nella prima è Michele Scarponi a mettere in fila i favoriti, con Kreuziger, Hesjedal e Rodríguez nelle prime posizioni. Nessuno ha però il coraggio di attaccare.
Nel breve tratto in discesa si avvantaggiano Urán e Gadret, ripresi da un ottimo Daniel Moreno, il miglior gregario di Rodríguez. Lo spagnolo pilota "Purito" fino ai 700 metri dall'arrivo, fino al tratto più duro della seconda sezione di salita. Rodríguez sceglie il momento adatto per scattare, segue l'olandese Slagter fino ai -200 metri, poi parte e stacca tutti i migliori di 6". Abbastanza per la vittoria di tappa e la maglia rosa parziale.
IL RITIRO DI POZZATO - Reduce dalla caduta nella tappa di ieri, il vicentino Filippo Pozzato non ha preso il via della decima tappa. Al forte passista della Farnese Vini è stata diagnosticata la frattura dello scafoide. Si concentrerà ora sull'obiettivo principale della sua stagione, i Giochi Olimpici di Londra.
Ordine d'arrivo della 10.a tappa, Civitavecchia-Assisi, di 187 km
1. Joaquim Rodríguez (Katusha) in 4:25:02
2. Bartosz Huzarski (NetApp) a 2"
3. Giovanni Visconti (Movistar Team) a 2"
4. Domenico Pozzovivo (Colnago CSF Bardini) a 6"
5. John Gadret (Ag2r) a 6"
6. Ryder Hesjedal (Garmin-Barracuda) a 6"
7. Tom-Jelte Slagter (Rabobank) a 6"
8. Dario Cataldo (Omega Pharma-Quick Step) a 6"
9. Roman Kreuziger (Astana) a 6"
10. Rigoberto Urán (Sky) a 6"
Classifica generale provvisoria
1. Joaquim Rodríguez (Katusha) in 40:27:34
2. Ryder Hesjedal (Garmin-Barracuda) a 17"
3. Paolo Tiralongo (Astana) a 32"
4. Roman Kreuziger (Astana) a 52"
5. Beñat Intxausti (Movistar Team) a 52"
6. Ivan Basso (Liquigas-Cannondale) a 57"
7. Damiano Caruso (Liquigas-Cannondale) a 1'02"
8. Dario Cataldo (Omega Pharma-Quick Step) a 1'03"
9. Eros Capecchi (Liquigas-Cannondale) a 1'09"
10. Rigoberto Urán (Sky) a 1'10"
E grazie all'abbuono di 20", lo spagnolo ha conquistato anche la maglia rosa provvisoria, strappandola a Hesjedal, giunto al traguardo sesto con 6" di distacco. Niente da fare per il polacco Bartosz Huzarski (NetApp), secondo a sorpresa, né per Giovanni Visconti (Movistar), giunto terzo. Quarto a 6", a giudare il gruppo dei migliori, un Domenico Pozzovivo (Colnago) ancora molto positivo.
Non c'è stata però la selezione attesa, con i big che ancora una volta si sono marcati e non hanno voluto o potuto provare un'accelerazione. Lo stesso Rodríguez ha aspettato gli ultimi 200 metri per affondare, è rimasto a ruota dell'olandese Slagter e ha poi seminato tutti i rivali nell'ultimo, durissimo tratto.
SUL PODIO A MILANO? - Lo spagnolo entra così nel ristretto club dei vincitori di una tappa a Giro, Tour e Vuelta. E sta diventando un candidato sempre più serio al podio di Milano. In pochi si sarebbero aspettati di vederlo in rosa a questo punto del Giro: invece, dopo una cronometro individuale più che dignitosa e la sorprendente cronosquadre della sua Katusha, "Purito" guarda tutti dall'alto e guida con 17" su Hesjedal e 32" su Tiralongo.
La nuova maglia rosa si avvicina alle salite "vere" - che di certo non teme - con 52" di vantaggio su Kreuziger, 57" su Ivan Basso, 1'11" su Scarponi e 1'25" su Schleck. Lo sconfitto di giornata è proprio il lussemburghese, che non è riuscito a rimanere nel gruppo Hesjedal come i principali rivali e ha tagliato il traguardo a 25" dal vincitore.
Tra i migliori ci sono invece i due colombiani del Team Sky: Sergio Henao (oggi 13esimo) e soprattutto Rigoberto Urán, autore di un attacco ai 2 km dall'arrivo, decimo di tappa e ora decimo anche in classifica generale.
LA CRONACA - La solita fuga prima dello show finale di Rodríguez. Ad animarla, in una giornata di sole ma non troppo calda (circa 20 gradi), sono Guillaume Bonnafond (Ag2r), Miguel Mínguez (Euskaltel-Euskadi), Francesco Failli (Farnese Vini), Mathias Brandle (NetApp) e Martijn Keizer (Vacansoleil). I cinque scattano poco dopo la partenza, ma non ottengono mai più di 5 minuti di vantaggio.
In gruppo non è la Garmin della maglia rosa Hesjedal a tirare: gli americani "tifano" per la fuga, che toglierebbe gli abbuoni agli uomini in classifica. A menare le danze - ma a lungo su ritmi molto blandi - ci pensa così proprio la Katusha, che controlla con facilità il distacco dai fuggitivi, già sotto i 2 minuti a 50 km dall'arrivo.
A poco più di 30 km dall'arrivo, prova l'allungo dal gruppo l'olandese Stef Clement (Rabobank), che raggiunge prima Keizer e Brandle, attardati, poi si porta con loro su Failli, Mínguez e Bonnafond: a 15 km dall'arrivo in testa sono in sei. A quel punto, il distacco del gruppo maglia rosa è però di soli 44" e il ricongiungimento è cosa fatta a 8 km dal traguardo.
Immediatamente iniziano i giochi per pilotare i capitani nelle prime posizioni e sono Sky, Astana e RadioShacka comandare il gruppo a grande velocità verso la stretta salita finale, il muro di San Damiano (4 km all'8,8% di pendenza). L'ascesa è in realtà divisa in due parti: nella prima è Michele Scarponi a mettere in fila i favoriti, con Kreuziger, Hesjedal e Rodríguez nelle prime posizioni. Nessuno ha però il coraggio di attaccare.
Nel breve tratto in discesa si avvantaggiano Urán e Gadret, ripresi da un ottimo Daniel Moreno, il miglior gregario di Rodríguez. Lo spagnolo pilota "Purito" fino ai 700 metri dall'arrivo, fino al tratto più duro della seconda sezione di salita. Rodríguez sceglie il momento adatto per scattare, segue l'olandese Slagter fino ai -200 metri, poi parte e stacca tutti i migliori di 6". Abbastanza per la vittoria di tappa e la maglia rosa parziale.
IL RITIRO DI POZZATO - Reduce dalla caduta nella tappa di ieri, il vicentino Filippo Pozzato non ha preso il via della decima tappa. Al forte passista della Farnese Vini è stata diagnosticata la frattura dello scafoide. Si concentrerà ora sull'obiettivo principale della sua stagione, i Giochi Olimpici di Londra.
Ordine d'arrivo della 10.a tappa, Civitavecchia-Assisi, di 187 km
1. Joaquim Rodríguez (Katusha) in 4:25:02
2. Bartosz Huzarski (NetApp) a 2"
3. Giovanni Visconti (Movistar Team) a 2"
4. Domenico Pozzovivo (Colnago CSF Bardini) a 6"
5. John Gadret (Ag2r) a 6"
6. Ryder Hesjedal (Garmin-Barracuda) a 6"
7. Tom-Jelte Slagter (Rabobank) a 6"
8. Dario Cataldo (Omega Pharma-Quick Step) a 6"
9. Roman Kreuziger (Astana) a 6"
10. Rigoberto Urán (Sky) a 6"
Classifica generale provvisoria
1. Joaquim Rodríguez (Katusha) in 40:27:34
2. Ryder Hesjedal (Garmin-Barracuda) a 17"
3. Paolo Tiralongo (Astana) a 32"
4. Roman Kreuziger (Astana) a 52"
5. Beñat Intxausti (Movistar Team) a 52"
6. Ivan Basso (Liquigas-Cannondale) a 57"
7. Damiano Caruso (Liquigas-Cannondale) a 1'02"
8. Dario Cataldo (Omega Pharma-Quick Step) a 1'03"
9. Eros Capecchi (Liquigas-Cannondale) a 1'09"
10. Rigoberto Urán (Sky) a 1'10"