Giro, riscossa Kreuziger. Hesjedal stacca tutti i big

Ciclismo
Classe '86, il ceco Kreuziger è il vincitore della 19esima frazione, Treviso-Alpe di Pampeago

A Pampeago il ceco dell'Astana si rifà della crisi di Cortina e vince la 19esima tappa. Il canadese non si limita a difendere, ma attacca e arriva secondo. Bene anche Scarponi e Rodríguez, che salva la maglia rosa. Male Basso

Dopo la crisi nera e gli 11 minuti persi a Cortina, Roman Kreuziger si è preso l'immediata rivincita e ha conquistato la 19esima tappa con arrivo a Pampeago. Nella prima delle tre giornate decisive per la classifica finale, a brillare è però soprattutto la stella di Ryder Hesjedal. Il canadese prima respinge tre attacchi di Scarponi, poi scatta in prima persona e semina tutti gli altri favoriti per il podio di Milano.

Anche lo stesso Scarponi finisce per perdere secondi, così come Rodríguez, bravo a resistere e a conservare la maglia rosa. Decisamente sotto le attese Ivan Basso, che prima schiera la squadra a tirare e poi salta nel finale e chiude sesto a 54". Il varesino è scavalcato da Scarponi al terzo posto e paga ora oltre un minuto da Hesjedal e 1'45" dalla maglia rosa.

L'attacco di Kreuziger è arrivato sulla penultima salita di giornata, quella di Passo Lavazè. Il ceco è andato a riprendere tutti i fuggitivi e ha resistito nell'ascesa finale al rientro degli uomini di classifica. Tra questi, si sono difesi bene anche Pozzovivo (Colnago), 5° di tappa a 42", e Rigoberto Uran del Team Sky, 7° a 56". Escono invece dai primi 10 Intxausti e Tiralongo.

Da segnalare anche la prova di Pirazzi: il laziale è in fuga per tutto il giorno e viene ripreso solo negli ultimi 3 chilometri. Nel finale ci aveva provato anche Cataldo, che aveva attaccato poco prima di Kreuziger, ma poi non ha saputo tenere il passo del ceco. Ritirato Rujano nei primi chilometri.

SELLA DI ROA: 17 IN FUGA - Dopo 16 km si forma la prima fuga di giornata, di 17 uomini. Buoni scalatori come Sella (Androni), Pirazzi (Colnago), Garate (Rabobank), Rohregger (RadioShack) e Cazaux (Euskaltel); forti passisti come Malori (Lampre), Pauwels (Omega), Flecha (Sky), Benedetti (NetApp), Zeits (Astana), Santaromita (BMC), Ignatiev (Katusha) e Hansen (Lotto); e anche velocisti come Ventoso (Movistar), Haedo (Saxo Bank) e il vincitore di ieri Guardini (Farnese), in fuga solo per avvantaggiarsi nella lotta con il tempo massimo. E c'è anche Casar (Fdj), 19esimo in classifica a 12'25". Sul primo gpm, quello di Sella di Roa (3a categoria), Pirazzi sprinta su Rohregger. Il gruppo transita 6'35" dietro.

PASSO MANGHEN: RUJANO SI RITIRA - La prima delle grandi salite di giornata è il Passo Manghen, che porta il gruppo a 2.047 metri. Sulle prime rampe c'è il ritiro di José Rujano, il venezuelano venuto per puntare al podio e uscito di classifica già due giorni fa. Il team manager dell'Androni Gianni Savio non gradisce e alla Rai dice: "Il suo abbandono è lontano dallo stile della squadra, Non aveva ragioni per ritirarsi".

Nel corso dell'ascesa, comunque pedalabile, si rinnova il consueto copione, con la Liquigas a tirare il gruppo. Perde contatto Benat Intxausti, che era sesto della generale. In cima il gruppo transita a 5'52" da Pirazzi, di nuovo primo davanti a Rohregger sul gpm (1a categoria).

PASSO PAMPEAGO: GRUPPO A 3'25" - A 48,5 km dall'arrivo, si ricomincia a salire, verso i 2.006 metri di Passo Pampeago. C'è subito selezione nel gruppo davanti, con Rohregger a forzare l'andatura, seguito solo da Casar e Pirazzi. E grazie al lavoro di Eros Capecchi della Liquigas, inizia a selezionarsi anche il gruppo della maglia rosa. Restano in 33 e a cedere è un altro top-10, l'italiano Tiralongo, partito in settima posizione.

Battistrada e gruppo passano una prima volta sul traguardo (che è posto a 1.740 metri), ma poi si continua a salire. Al gpm (di 1a categoria) ci sono altri 15 punti per Pirazzi, che transita in testa con Casar. Rohregger e Sella sono a 42", poco più indietro Flecha. Il gruppo, con un infaticabile Agnoli a tirare, riprende via via gli altri fuggitivi e scollina con 3'25" di ritardo.

PASSO LAVAZÈ: LO SCATTO DI KREUZIGER - Nella penultima erta di giornata (6,3 km all'8,6% di pendenza media) è sempre Agnoli a menare l'andatura, ma si stacca Szmyd e Basso perde il suo luogotenete abituale in salita. Il passo del gruppo non è proibitivo e così c'è spazio per attacchi. Il primo è quello di Cataldo (Omega Pharma), che raggiunge il compagno Pauwels, Zeits, Flecha e Garate, reduci della fuga del mattino.

Poi scatta Kreuziger, a caccia almeno di un successo parziale dopo la cotta di Cortina. Il ceco raggiunge il drappello e se ne va con Cataldo e Pauwels. Si scollina a 23,7 km dall'arrivo, ancora con Pirazzi davanti a Casar. Sella e Rohregger si avvicinano e sono a 27" dai due. A 1'54" Kreuziger e Cataldo. 2'48" è il distacco del gruppo maglia rosa.

ALPE DI PAMPEAGO: HESJEDAL DI FERRO, BASSO PERDE TERRENO - In discesa il gruppo perde terreno e ai -15 passa a 3'19" dai battistrada, raggiunti da Sella e Rohregger, con Kreuziger e Cataldo a metà strada. A Tesero (7,5 km dall'arrivo) il ceco e il laziale sono a 42" dai primi e il gruppo a 2'35". E' ora la Garmin di Hesjedal a tirare.

Appena la salita torna dura, Pirazzi torna ad attaccare ed è di nuovo Casar l'unico a tenere il suo passo. Cataldo e Kreuziger si avvicinano e ai -4 hanno solo 17" dai battistrada. Allora Pirazzi scatta ancora, dietro Kreuziger semina Cataldo, raggiunge Casar e va a riacciuffare il laziale della Colnago.Non appena avviene il ricongiungimento tra quelli davanti, Basso prova un timido allungo, seguito da Hesjedal e dagli altri. Poi scatta secco Scarponi ed il canadese è ancora il primo a rispondere, con Rodríguez, Basso, Henao, Uran, Pozzovivo, De Gendt e Nieve.

Kreuziger intanto resta solo in testa. Ma dietro la battaglia è finalmente accesa e c'è un nuovo scatto di Scarponi. Hesjedal non si accontenta di rispondere, ma parte al contrattacco. Il canadese e il marchigiano se ne vanno, mentre dietro un solido Pozzovivo traina Rodríguez e Basso perde invece, a sorpresa, qualche metro.

La pedalata di Kreuziger è sempre più pesante e Hesjedal rischia persino di andarlo a prendere. Il ceco però resiste e riesce a cogliere almeno la vittoria di tappa. La maglia rosa ha uno scatto d'orgoglio e negli ultimi metri supera anche Scarponi. Dietro, Basso continua a perdere e chiude a 54", appena davanti a un convincente Urán.

Ordine d'arrivo della 19esima tappa, Treviso-Alpe di Pampeago, di 198 km
1. Roman Kreuziger (Astana) in 6:18:02
2. Ryder Hesjedal (Garmin-Barracuda) a 19"
3. Joaquim Rodríguez (Katusha) a 32"
4. Michele Scarponi (Lampre-ISD) a 34"
5. Domenico Pozzovivo (Colnago CSF) a 42"
6. Ivan Basso (Liquigas) a 54"
7. Rigoberto Urán (Sky) a 56"
8. Mikel Nieve (Euskaltel-Euskadi) a 1'16"
9. Stefano Pirazzi (Colnago CSF) a 1'22"
10. John Gadret (Ag2r) a 1'23"

Classifica generale provvisoria
1. Joaquim Rodríguez (Katusha) in 84:06:13
2. Ryder Hesjedal (Garmin-Barracuda) a 17"
3. Michele Scarponi (Lampre-ISD) a 1'39"
4. Ivan Basso (Liquigas-Cannondale) a 1:45"
5. Rigoberto Urán (Sky) a 3'21"
6. Domenico Pozzovivo (Colnago CSF Bardini) a 3'30"
7. John Gadret (Ag2R) a 5'36"
8. Thomas De Gendt (Vacansoleil-DCM) a 5'40"
9. Sergio Henao (Sky) a 5'47"
10. Damiano Cunego (Lampre) a 6'09"