
La grande sorpresa del Giro, che non si accontenta di vestire la maglia rosa per qualche giorno. Attacca anche in salita, poi nell'ultima crono fa il suo dovere

L'unico squillo a Rocca di Cambio. Poi nell'ultima settimana prova qualche squillo, piuttosto telefonato. Oltre alla fantasia gli son mancate le gambe

Vince due tappe e culla il sogno rosa fino a Milano, dove non gli riesce il miracolo. Eppure a cronometro, a Verona, aveva volato insieme alla sua squadra

Corre il Giro come se indossasse la maglia rosa, senza nemmeno mai sfiorarla. Tira il collo ai compagni, per poi mancare clamorosamente al momento decisivo

Pochi acuti, ma i due colombiani si piazzano nei primi dieci, dimostrando che il Team Sky non è solo Cavendish -

Non riesce a lottare per la classifica, si ritira e si prende gli insulti del proprio team manager. Siamo lontani anni luce dal Rujano che faceva ammattire tutti

Pozzato cade e si ritira, ma la squadra di Scinto sforna due imprese super. Quella di Rabottini, che conquista la maglia azzurra. E quella di Guardini, che batte Cavendish in volata

Litiga con gli avversari e con la propria spalla, non lotta e si ritira. Forse a questo Giro era meglio se non partecipava

Vince "solo" tre tappe, un po' per il treno Sky non perfetto, un po' perché si fa battere un paio di volte. Non conquista la maglia rossa, ma tira dritto fino a Milano onorando la corsa

Doveva vincere il Giro, finisce fuori dai 10. A Pampeago la prova di orgoglio, ma resta la delusione per un favorito d'obbligo

Non va mai alla deriva nelle tappe di montagna, poi si inventa l'azione sullo Stelvio, sfiorando il sogno rosa. Un terzo posto sorprendente e meritato

Almeno attacca, ma non vince, non stupisce e non aiuta nemmeno Scarponi nella tappa dello Stelvio. I tempi migliori sono lontani