Tour, un arresto per doping nel giorno di riposo
CiclismoUn corridore del team Cofidis arrestato nell'albergo di Bourg-en-Bresse (sudovest della Francia) dove soggiornava, perché sospettato di aver fatto uso di sostanze illecite. Si tratta del francese Remy Di Gregorio, 26 anni
Un caso sospetto di doping turba il giorno di riposo del Tour de France: un corridore del team Cofidis è stato arrestato oggi nell'albergo di Bourg-en-Bresse (sud-ovest della Francia) dove soggiornava, perché sospettato di aver fatto uso di sostanze illecite. Il procuratore di Marsiglia ha confermato che si tratta del francese Remy Di Gregorio, 26 anni, del team Cofidis.
Per la stessa vicenda sono state fermate altre due persone, trasferite a loro volta nel carcere di Marsiglia, secondo quanto riferiscono fonti giudiziarie. La polizia ha fatto irruzione stamane nell'hotel e ha perquisito le stanze. L'intervento è stato operato su richiesta del giudice istruttore di Marsiglia, Annaik Le Goff, nell'ambito di un'inchiesta per doping aperta l'anno scorso. Nuovi elementi sarebbero nelle mani degli inquirenti.
Il team Cofidis ha annunciato la sospensione "immediata" di Remy Di Gregorio. "Questo caso isolato non deve mettere in discussione la partecipazione del team al Tour de France e penalizzare quelli che non hanno nulla da rimproverarsi", ha aggiungo Cofidis. "Abbiamo appena appreso che uno dei nostri corridori, impegnato nel Tour de France, avrebbe cercato di ricorrere all'uso di sostanze dopanti per migliorare le prestazioni. Al momento abbiamo pochissime informazioni sui fatti che avrebbero avuto luogo. Tuttavia, i sospetti circa il corridore in questione, Remy Di Gregorio, ci costringono ad applicare in maniera rigorosa e immediata le sanzioni previste dalla nostra squadra nei casi di violazione del codice etico", spiega la Cofidis motivando nella nota ufficiale la sospensione del ciclista transalpino. "Remy di Gregorio perciò viene sospeso, ad oggi, a titolo provvisorio in attesa di ulteriori informazioni in merito ai fatti che gli sono addebitati".
"Se questi fatti saranno provati, sarà licenziato come previsto dal suo contratto e dalla politica della squadra in fatto di etica. Riteniamo tuttavia che questo incidente isolato non dovrebbe pregiudicare la partecipazione della squadra al Tour de France e penalizzare coloro che hanno fatto nulla di male", sottolinea ancora la Cofidis, confermando poi che mercoledì "si presenterà alla partenza" della decima tappa della Grande Boucle.
Dopo avere ricordato come il proprio impegno nella lotta al doping vada "ben oltre quanto richiesto dalle normative internazionali in questo settore", la Cofidis annuncia che "tutte le misure in vigore saranno non solo mantenute ma anche rafforzate nei prossimi giorni".
Per la stessa vicenda sono state fermate altre due persone, trasferite a loro volta nel carcere di Marsiglia, secondo quanto riferiscono fonti giudiziarie. La polizia ha fatto irruzione stamane nell'hotel e ha perquisito le stanze. L'intervento è stato operato su richiesta del giudice istruttore di Marsiglia, Annaik Le Goff, nell'ambito di un'inchiesta per doping aperta l'anno scorso. Nuovi elementi sarebbero nelle mani degli inquirenti.
Il team Cofidis ha annunciato la sospensione "immediata" di Remy Di Gregorio. "Questo caso isolato non deve mettere in discussione la partecipazione del team al Tour de France e penalizzare quelli che non hanno nulla da rimproverarsi", ha aggiungo Cofidis. "Abbiamo appena appreso che uno dei nostri corridori, impegnato nel Tour de France, avrebbe cercato di ricorrere all'uso di sostanze dopanti per migliorare le prestazioni. Al momento abbiamo pochissime informazioni sui fatti che avrebbero avuto luogo. Tuttavia, i sospetti circa il corridore in questione, Remy Di Gregorio, ci costringono ad applicare in maniera rigorosa e immediata le sanzioni previste dalla nostra squadra nei casi di violazione del codice etico", spiega la Cofidis motivando nella nota ufficiale la sospensione del ciclista transalpino. "Remy di Gregorio perciò viene sospeso, ad oggi, a titolo provvisorio in attesa di ulteriori informazioni in merito ai fatti che gli sono addebitati".
"Se questi fatti saranno provati, sarà licenziato come previsto dal suo contratto e dalla politica della squadra in fatto di etica. Riteniamo tuttavia che questo incidente isolato non dovrebbe pregiudicare la partecipazione della squadra al Tour de France e penalizzare coloro che hanno fatto nulla di male", sottolinea ancora la Cofidis, confermando poi che mercoledì "si presenterà alla partenza" della decima tappa della Grande Boucle.
Dopo avere ricordato come il proprio impegno nella lotta al doping vada "ben oltre quanto richiesto dalle normative internazionali in questo settore", la Cofidis annuncia che "tutte le misure in vigore saranno non solo mantenute ma anche rafforzate nei prossimi giorni".