Doping, Armstrong valuta l'ipotesi della confessione

Ciclismo
Lance Armstrong sembra pronto a confessare le sue violazioni (Foto Getty)
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Secondo il New York Times, l'ex corridore statunitense sta valutando l'ipotesi di ammettere l'uso di sostanze dopanti durante la sua carriera. Con l'ammissione lo statunitense punterebbe all'annullamento della squalifica a vita

Lance Armstrong sta pensando di confessare. Secondo il New York Times, l'ex corridore statunitense sta valutando l'ipotesi di ammettere l'uso di sostanze dopanti durante la sua carriera. Il texano, come è noto, è stato radiato per il ricorso sistematico a pratiche e sostanze illecite. Il provvedimento dell'agenzia antidoping statunitense (Usada), recepito dall'Unione ciclistica internazionale (Uci), ha comportato la cancellazione di tutti i risultati dal 1998 al 2005, compresi i 7 successi consecutivi ottenuti al Tour de France tra il 1999 e il 2005. Armstrong sinora ha sempre respinto ogni accusa. Con l'ammissione delle proprie responsabilità, secondo il New York Times, lo statunitense punterebbe all'annullamento della squalifica a vita, con l'obiettivo di  intraprendere una nuova carriera sportiva concentrata sul triathlon.
David Howman, direttore generale dell'agenzia mondiale antidoping (Wada), ha negato l'esistenza di contatti con l'entourage di Armstrong. Ma, ha aggiunto al network Espn, "sono aperto ad ogni discussione. Mai dire mai, sono pronto ad ascoltare chiunque". La decisione di riaprire il fascicolo, in ogni caso, spetterebbe all'Usada e non alla Wada, che potrebbe però essere chiamata in causa dall'organismo a stelle e strisce.

In attesa di eventuali sviluppi, Howman evidenzia che "questo è un caso particolarmente rilevante, con conseguenze notevoli non solo sul ciclismo ma sul panorama sportivo mondiale". L'ex re del Tour de France potrebbe ottenere la riapertura del fascicolo, e in teoria la riduzione delle sanzioni, senza fornire informazioni su altri atleti e limitandosi ad analizzare la propria posizione nell'inchiesta. Il riesame di un caso non sarebbe una novità e, secondo Howman, sarebbe "privo di senso" escludere tale  possibilità per la vicenda relativa allo statunitense.
Armstrong negli ultimi mesi ha perso il sostegno di molti sponsor e ha abbandonato le cariche nella fondazione creata per  finanziare la lotta al cancro. Se dovesse ammettere le proprie responsabilità in ambito sportivo, il texano con ogni probabilità dovrebbe prepararsi ad affrontare altri procedimenti. Come riferisce Espn, il Dipartimento della Giustizia potrebbe entrare in scena nella causa intentata da Floyd Landis, ex compagno di Armstrong. Una compagnia assicuratrice di Dallas, inoltre, intende recuperare milioni di dollari pagati al corridore come bonus per le vittorie al Tour. Il domenicale britannico Sunday Times, infine, ha citato in giudizio l'americano per diffamazione chiedendo un risarcimento di 500.000 dollari.