Contador ci pensa: con Wiggo e Nibali per un Giro "monstre"
CiclismoLo spagnolo, che ha più volte dichiarato di puntare al Tour, non ha ancora sciolto la riserva sulla partecipazione alla corsa rosa, ma si saprà a breve. Non ci sarà invece Purito Rodriguez. Toto-madrina: Luisa Ranieri?
di Alfredo Corallo
Una buona e una cattiva notizia. Cominciamo dalla seconda: Joaquim Rodriguez non prenderà parte al Giro d'Italia, anche se dovesse traslocare in un'altra squadra (la Katusha, di cui "Purito" è leader, aspetta l'esito del ricorso al Tas di Losanna dopo l'estromissione a sorpresa dal World Tour per motivi etici). Perso un assoluto protagonista della passata edizione (2° alle spalle di Ryder Hesjedal) la corsa rosa nutre però ancora la speranza di trovare al via Alberto Contador, che non avrebbe sciolto l'ultima riserva, tentatissimo di tornare sulle strade italiane che lo videro dominare nel 2011 sebbene il suo nome non compaia nell'albo d'oro, cancellato dalla sentenza del Tribunale arbitrale per la vicenda del clenbuterolo dell'anno precedente in Francia. Una ragione in più... Per quanto lo spagnolo della Saxo Bank abbia sempre dichiarato di puntare tutto sul Tour.
Rosa griffata - Certo, date per "scontate" le presenze di Bradley Wiggins, Hesjedal, Vincenzo Nibali, Ivan Basso, Samuel Sanchez, con il "Pistolero" asturiano sarebbe veramente una 96a edizione monstre, a livelli da Grande Boucle. "Per scaramanzia preferisco non sbilanciarmi - sorride il direttore della Gazzetta dello Sport Andrea Monti a margine della presentazione delle maglie firmate da Sir Paul Smith nello show-room milanese dello stilista britannico, grande appassionato di ciclismo, con tanto di dedica sulla Rosa a Fiorenzo Magni ("Il mio idolo") -. Finché - prosegue Monti - non li vedrò con i miei occhi il 4 maggio alla partenza di Napoli (arrivo a Brescia il 26, ndr) preferirei restare cauto, non voglio illudere nessuno. Poi, ovvio: sognare non costa nulla, e Alberto sarebbe un colpo fantastico".
Garzelli e Cunego all'attacco - Prometterà sicuramente battaglia invece, a 39 anni suonati - ma sembra un ragazzino - Stefano Garzelli ("Voglio una tappa e la classifica della montagna"), mentre non ci sarà Damiano Cunego, che si prepara alle classiche e lancia già la sfida allo "Squalo" Nibali e a "Wiggo" per la Tirreno-Adriatico in programma dal 6 al 12 marzo. Il veronese della Lampre vuole anche togliersi un sassolino dalle scarpe commentando l'apertura della Federazione ad annullare la retroattività della norma etica che nelle ultime due stagioni ha vietato ai ciclisti squalificati per doping (quelli con sanzioni dai sei mesi in su) di indossare la divisa azzurra. "La Tirreno è uno degli obiettivi della mia stagione - ammette il vincitore del Giro 2004 - e spero di arrivare bene al Tour e soprattutto al Mondiale di Firenze (21-29 settembre, ndr). Stavolta dovrei esserci, ne parlo al condizionale perché devono sempre spiegarmi per quali misteriose ragioni a Valkenburg l'anno scorso ero fuori dalla lista...".
Cercasi madrina - Ma c'è un altro mistero da svelare, ben più inquietante. Un'edizione che si annuncia decisamente fashion non ha ancora una madrina. "Ha ragione, sono costernato - scherza Monti - ma ci stiamo lavorando, non è facile trovare una star disposta a garantire un po' di tempo alla corsa, presenziando a qualche tappa. Posso anticiparle che saremmo orientati verso una napoletana". Una Luisa Ranieri non sarebbe male. "Farò tesoro del suo consiglio...".
Una buona e una cattiva notizia. Cominciamo dalla seconda: Joaquim Rodriguez non prenderà parte al Giro d'Italia, anche se dovesse traslocare in un'altra squadra (la Katusha, di cui "Purito" è leader, aspetta l'esito del ricorso al Tas di Losanna dopo l'estromissione a sorpresa dal World Tour per motivi etici). Perso un assoluto protagonista della passata edizione (2° alle spalle di Ryder Hesjedal) la corsa rosa nutre però ancora la speranza di trovare al via Alberto Contador, che non avrebbe sciolto l'ultima riserva, tentatissimo di tornare sulle strade italiane che lo videro dominare nel 2011 sebbene il suo nome non compaia nell'albo d'oro, cancellato dalla sentenza del Tribunale arbitrale per la vicenda del clenbuterolo dell'anno precedente in Francia. Una ragione in più... Per quanto lo spagnolo della Saxo Bank abbia sempre dichiarato di puntare tutto sul Tour.
Rosa griffata - Certo, date per "scontate" le presenze di Bradley Wiggins, Hesjedal, Vincenzo Nibali, Ivan Basso, Samuel Sanchez, con il "Pistolero" asturiano sarebbe veramente una 96a edizione monstre, a livelli da Grande Boucle. "Per scaramanzia preferisco non sbilanciarmi - sorride il direttore della Gazzetta dello Sport Andrea Monti a margine della presentazione delle maglie firmate da Sir Paul Smith nello show-room milanese dello stilista britannico, grande appassionato di ciclismo, con tanto di dedica sulla Rosa a Fiorenzo Magni ("Il mio idolo") -. Finché - prosegue Monti - non li vedrò con i miei occhi il 4 maggio alla partenza di Napoli (arrivo a Brescia il 26, ndr) preferirei restare cauto, non voglio illudere nessuno. Poi, ovvio: sognare non costa nulla, e Alberto sarebbe un colpo fantastico".
Garzelli e Cunego all'attacco - Prometterà sicuramente battaglia invece, a 39 anni suonati - ma sembra un ragazzino - Stefano Garzelli ("Voglio una tappa e la classifica della montagna"), mentre non ci sarà Damiano Cunego, che si prepara alle classiche e lancia già la sfida allo "Squalo" Nibali e a "Wiggo" per la Tirreno-Adriatico in programma dal 6 al 12 marzo. Il veronese della Lampre vuole anche togliersi un sassolino dalle scarpe commentando l'apertura della Federazione ad annullare la retroattività della norma etica che nelle ultime due stagioni ha vietato ai ciclisti squalificati per doping (quelli con sanzioni dai sei mesi in su) di indossare la divisa azzurra. "La Tirreno è uno degli obiettivi della mia stagione - ammette il vincitore del Giro 2004 - e spero di arrivare bene al Tour e soprattutto al Mondiale di Firenze (21-29 settembre, ndr). Stavolta dovrei esserci, ne parlo al condizionale perché devono sempre spiegarmi per quali misteriose ragioni a Valkenburg l'anno scorso ero fuori dalla lista...".
Cercasi madrina - Ma c'è un altro mistero da svelare, ben più inquietante. Un'edizione che si annuncia decisamente fashion non ha ancora una madrina. "Ha ragione, sono costernato - scherza Monti - ma ci stiamo lavorando, non è facile trovare una star disposta a garantire un po' di tempo alla corsa, presenziando a qualche tappa. Posso anticiparle che saremmo orientati verso una napoletana". Una Luisa Ranieri non sarebbe male. "Farò tesoro del suo consiglio...".