Armstrong confessa il doping: "Ho iniziato prima del cancro"
CiclismoL'ex campione texano lo ha raccontato, rivela il quotidiano americano Usa Today, in un'intervista esclusiva che andrà in onda giovedì. La conferma di Oprah Winfrey: "Ha ammesso, ma non fino al punto che mi sarei aspettata"
L'ex ciclista americano Lance Armstrong ha riconosciuto per la prima volta che utilizzò sostanze proibite per migliorare il suo rendimento a metà degli anni '90, in un'epoca in cui ancora non gli era stato diagnosticato il cancro. Il campione, un tempo idolatrato dagli amanti delle due ruote e oggi caduto in disgrazia, lo ha raccontato, rivela il quotidiano americano Usa Today, nell'intervista esclusiva concessa ad Oprah Winfrey e che andrà in onda giovedì.
La conferma arriva dalla stessa regina dei talk show americani che, dopo aver scritto su Twitter che l'intervista è durata due ore e mezza e che il ciclista è arrivato "preparato", ha rivelato: "Armstrong ha ammesso il doping manon fino al punto che mi sarei aspettata. Lascio ad altri giudicare se era pentito, ma era serio e per lui l'intera intervista è stata difficile", ha detto Oprah alla Cbs.
E dopo aver ammesso di aver fatto uso di sostanze proibite per vincere i Tour de France, Armstrong starebbe anche pensando di testimoniare contro alcune influenti personalità del ciclismo che sapevano del doping e probabilmente lo avevano agevolato. Lo hanno detto al New York Times persone a conoscenza della situazione, che hanno chiesto di restare anonime. Le testimonianze servirebbero ad Armstrong per mitigare il bando a vita dagli sport olimpici, ha appreso il New York Times. Armstrong starebbe cioè parlando con il Dipartimento della Giustizia per una possibile testimonianza in azioni legali contro proprietari di squadre: tra queste il banchiere Thom Weisel e altri esponenti del team sponsorizzato dall'Us Postal Service a partire dagli anni Novanta.
Travis Tygart, capo esecutivo dell'Usada (l'antidoping Usa, ndr), sarebbe disposto a ridurre la pena se Armstrong rivelasse chi lo ha aiutato a doparsi. "Questo implicherebbe Pat McQuaid, presidente dell'Uci, e Hein Verbruggen, presidente dal 1991 al 2005, un'epoca nella quale il doping nello sport non era così controllato", aggiunge il NYT, secondo il giornale, Armstrong ha negato davanti alla Winfrey di essere stato il leader della trama di doping, posizione che gli attribuisce l'Usada, e ha assicurato che semplicemente faceva le stesse cose che facevano i suoi compagni di squadra.
Armstrong ha registrato l'intervista ad Oprah Winfrey ad Austin, la sua città natale. Un'intervista "senza barriere" che sarà trasmessa, come detto, giovedì sul canale via cavo della Winfrey, OWN, in orario di massima audience. Secondo una delle persone presenti all'intervista, la conversazione è stata progressivamente "emozionante". Stando alla CNN, Armstrong ha pianto durante il suo discorso di 15 minuti davanti al personale della fondazione che lui ha fondato nel 1997 dopo aver superato un cancro ai testicoli. Armstrong ha offerto davanti allo staff di Livestrong "scuse sincere e di cuore per lo stress che hanno dovuto subìre a causa sua", ha detto alla CNN Rae Bazzarre, direttrice della comunicazione di Livestrong.
La conferma arriva dalla stessa regina dei talk show americani che, dopo aver scritto su Twitter che l'intervista è durata due ore e mezza e che il ciclista è arrivato "preparato", ha rivelato: "Armstrong ha ammesso il doping manon fino al punto che mi sarei aspettata. Lascio ad altri giudicare se era pentito, ma era serio e per lui l'intera intervista è stata difficile", ha detto Oprah alla Cbs.
E dopo aver ammesso di aver fatto uso di sostanze proibite per vincere i Tour de France, Armstrong starebbe anche pensando di testimoniare contro alcune influenti personalità del ciclismo che sapevano del doping e probabilmente lo avevano agevolato. Lo hanno detto al New York Times persone a conoscenza della situazione, che hanno chiesto di restare anonime. Le testimonianze servirebbero ad Armstrong per mitigare il bando a vita dagli sport olimpici, ha appreso il New York Times. Armstrong starebbe cioè parlando con il Dipartimento della Giustizia per una possibile testimonianza in azioni legali contro proprietari di squadre: tra queste il banchiere Thom Weisel e altri esponenti del team sponsorizzato dall'Us Postal Service a partire dagli anni Novanta.
Travis Tygart, capo esecutivo dell'Usada (l'antidoping Usa, ndr), sarebbe disposto a ridurre la pena se Armstrong rivelasse chi lo ha aiutato a doparsi. "Questo implicherebbe Pat McQuaid, presidente dell'Uci, e Hein Verbruggen, presidente dal 1991 al 2005, un'epoca nella quale il doping nello sport non era così controllato", aggiunge il NYT, secondo il giornale, Armstrong ha negato davanti alla Winfrey di essere stato il leader della trama di doping, posizione che gli attribuisce l'Usada, e ha assicurato che semplicemente faceva le stesse cose che facevano i suoi compagni di squadra.
Armstrong ha registrato l'intervista ad Oprah Winfrey ad Austin, la sua città natale. Un'intervista "senza barriere" che sarà trasmessa, come detto, giovedì sul canale via cavo della Winfrey, OWN, in orario di massima audience. Secondo una delle persone presenti all'intervista, la conversazione è stata progressivamente "emozionante". Stando alla CNN, Armstrong ha pianto durante il suo discorso di 15 minuti davanti al personale della fondazione che lui ha fondato nel 1997 dopo aver superato un cancro ai testicoli. Armstrong ha offerto davanti allo staff di Livestrong "scuse sincere e di cuore per lo stress che hanno dovuto subìre a causa sua", ha detto alla CNN Rae Bazzarre, direttrice della comunicazione di Livestrong.