Primo acuto del Team Sky, a Prati di Tivo trionfa Froome

Ciclismo
Primo acuto in salita di Chris Froome alla Tirreno-Adriatico 2013 (Getty)

Il keniota naturalizzato britannico ha vinto per distacco la quarta tappa della Tirreno-Adriatico. Sul traguardo abruzzese, primo arrivo in salita della corsa, Froome ha preceduto Santambrogio e Nibali. Kwiatkowski nuova maglia azzurra

Da oggi la 48/a Tirreno-Adriatico, meglio conosciuta come la corsa dei Due mari di ciclismo, ha un nuovo protagonista: è il keniota naturalizzato inglese Chris Froome, del Team Sky, secondo al Tour e alla Vuelta 2012, protagonista di un exploit finale di altissimo profilo tecnico. Froome è partito all'ultimo chilometro, dopo essersi fatto trainare dal compagno di squadra Huran sulla salita finale di Prati di Tivo (Teramo), è ha fatto il vuoto alle proprie spalle. Per soli 4" non è riuscito a indossare la maglia azzurra di leader della classifica generale (da oggi sulle spalle del polacco Michal Kwiatkowski della Quick Step), ma ha comunque lanciato un segnale forte, chiaro e preciso alla prima gara a tappe organizzata da Rcs Sport.

Sul traguardo posto a 1.450 metri, nel Teramano, il corridore nato a Nairobi ha preceduto nell'ordine il lombardo Mauro Santambrogio (Vini Fantini) di 6" e il messinese Vincenzo Nibali (Astana) di 11", adesso in ritardo di 16" dal leader nella classifica generale, a 12' da Froome. E' accaduto tutto nel finale, dopo che la frazione è stata caratterizzata dalla lunga fuga di Fredrik Kessiakoff dell'Astana, Anthony Roux della Fdj, Tomasz Marczynski della Vacansoleil e dall'italiano Francesco Failli della Vini Fantini, che sono riusciti a guadagnare un vantaggio massimo di 6'43", prima di essere ripresi dal gruppo.

Nel finale sono stati fuochi d'artificio: ai -15 km dal traguardo, cioè all'inizio dell'ultima salita, hanno cominciato a perdere terreno alcuni big (Andy Schleck, Mark Cavendish, poi anche Cadel Evans), mentre Alberto Contador ha fatto capire di voler mettere subito le cose in chiaro, scattando fin dalle prime rampe, anche per tastare il polso ai rivali. Froome non ha risposto alle 'provocazioni' del castigliano, restando attaccato al trenino del Team Sky. Contador nel finale è scattato nuovamente nei km finali, poi ha attaccato Nibali e il suo allungo ha dato l'impressione del colpo del ko. Lo 'Squalo dello Stretto', tuttavia, non ha fatto i conti con Froome, troppo forte per tutti, senza avversari fino al traguardo di Prato di Tivo.

Domani quinta e terz'ultima tappa, da Ortona a Rieti, per un totale di 230 chilometri: si chiuderà con la Porto Sant'Elpidio-Porto Sant'Elpidio (209 km), in programma lunedì, e la crono individuale di martedì, a San Benedetto del Tronto, lunga 9,2 km.