Roubaix, Spartacus Cancellara uomo stravolto al traguardo
CiclismoIl campionissimo svizzero ha scolpito il suo nome sulla pietra dopo la terza vittoria alla più dura delle Classiche del Nord. ma stavolta ha dovuto faticare di brutto: Vanmarcke ha resistito fino alla fine. Fino a vedere Fabian schienato sul prato...
Spartacus così stravolto non lo si era mai visto. Perché Fabian Cancellara ha dovuto spremere tutta la sua enorme forza per conquistare la terza Parigi-Roubaix della carriera. Da superfavorito ha avuto tutti contro, senza contare che non era al massimo a causa di due cadute nella settimana che ha preceduto la corsa. Per questo lo svizzero è stato più attendista del solito, ha fatto sfogare gli altri per poi andare a riprenderli piano piano.
Ma sul pavé non è riuscito a fare del tutto la differenza, nel durissimo tratto del carefour de l'arbre il ceco Stybar è stato messo fuori gioco da un tifoso più che dal ritmo di Fabian, mentre il belga Vanmarcke ha resistito fino alla fine. Così diversamente dagli altri due trionfi alla Roubaix questa volta Cancellara se l'è dovuta giocare in volata, contro un osso duro: Vanmarcke è un buon sprinter ed in più conosce perfettamente il velodromo di Roubaix essendo nato a pochi chilometri di distanza: ma lo svizzero ha dimostrato di non avere solo forza, si è messo intelligentemente a ruota dell'avversario per poi rimontarlo negli ultimi metri prima di crollare a terra stremato.
Dopo il Fiandre la Roubaix esattamente come nel 2010, ed è il secondo a centrare la difficilissima doppietta due volte dopo il belga Tom Boonen. Sulla pietra che spetta al vincitore dell'inferno del nord Spartacus ha inciso il suo nome per sempre.
Ma sul pavé non è riuscito a fare del tutto la differenza, nel durissimo tratto del carefour de l'arbre il ceco Stybar è stato messo fuori gioco da un tifoso più che dal ritmo di Fabian, mentre il belga Vanmarcke ha resistito fino alla fine. Così diversamente dagli altri due trionfi alla Roubaix questa volta Cancellara se l'è dovuta giocare in volata, contro un osso duro: Vanmarcke è un buon sprinter ed in più conosce perfettamente il velodromo di Roubaix essendo nato a pochi chilometri di distanza: ma lo svizzero ha dimostrato di non avere solo forza, si è messo intelligentemente a ruota dell'avversario per poi rimontarlo negli ultimi metri prima di crollare a terra stremato.
Dopo il Fiandre la Roubaix esattamente come nel 2010, ed è il secondo a centrare la difficilissima doppietta due volte dopo il belga Tom Boonen. Sulla pietra che spetta al vincitore dell'inferno del nord Spartacus ha inciso il suo nome per sempre.