AleJet dice basta, Petacchi ha annunciato il ritiro

Ciclismo
Alessandro Petacchi ha annunciato il ritiro a 39 anni (Getty)
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Il velocista spezzino, a 39 anni, dopo 18 anni di professionismo appende la bici al chiodo: "Arrivato alla soglia delle 200 vittorie sento di avere bisogno di dare una svolta alla mia vita e di avere anche più tempo da dedicare alla mia famiglia"

Arrivederci AleJet. Dopo quasi 200 vittorie, a 39 anni suonati Alessandro Petacchi dice basta. Lo fa con un comunicato affidato al suo attuale team, la Lampre-Merida, annunciando la decisione di appendere la bici al chiodo. "Con la Parigi-Roubaix ho chiuso una prima parte di stagione durante la quale ho corso molto, cercando di essere protagonista in appuntamenti per me tradizionali, quali la Milano-Sanremo, e provando a confrontarmi con nuove sfide, quali la Parigi-Roubaix", scrive Petacchi.

"Mi sono avvicinato a queste gare con la massima professionalità - spiega il forte ciclista spezzino -, spinto anche dall'entusiasmo che la famiglia Galbusera e i nuovi sponsor della squadra hanno trasmesso al team. So di aver dato il massimo, come ho sempre fatto nelle 18 stagioni della mia carriera da professionista. Nella mia vita professionale ho raggiunto traguardi importanti e centrato tutti gli obiettivi che un corridore con le mie caratteristiche può desiderare. Arrivato alla soglia delle 200 vittorie, però, sento di avere bisogno di dare una svolta alla mia vita, di trovare una nuova dimensione e di avere anche più tempo da dedicare alla mia famiglia. Queste riflessioni mi portano alla decisione di offrire alla mia carriera una pausa".

Ma separarsi dal mondo del ciclismo non è facile ed è per questo che il suo è comunque un arrivederci. "Ho sempre privilegiato l'aspetto professionale del mio lavoro - continua il fortissimo sprinter spezzino - Ho sempre agito onorando l'impegno profuso da aziende quali Lampre, Merida e tutti gli altri partner del team che ringrazio per la fiducia accordatami in questi fantastici anni assieme. Sento però che è giunto il momento di dedicarmi un po' di tempo, di cercare nuovi stimoli".

"Per ora, quindi, devo rivolgere a tutti gli appassionati di ciclismo un arrivederci, con la possibilità di tornare in futuro a essere parte del mondo che tanto mi ha dato, mettendo a disposizione la mia esperienza e magari trasmettere alle nuove generazioni di atleti la bellezza del nostro sport", dice ancora Petacchi. Il team Lampre-Merida, dal canto suo, lo ringrazia "per gli anni vincenti trascorsi assieme: 14 vittorie e la conquista della maglia verde del Tour de France (2010) hanno arricchito un rapporto umano e professionale di assoluto valore. Rispettando la scelta del corridore, la squadra e i suoi sponsor sono consci del fatto che il rapporto di AleJet con i colori blu-fucsia-verdi sarà ancora forte, data la volontà di Petacchi di mettere a disposizione del team la sua esperienza e la sua immagine di campione, uno dei più vincenti velocisti della storia del ciclismo. Nel prossimo futuro, ci sarà modo di valutare congiuntamente alcune iniziative per rendere il giusto omaggio alla lunga e gloriosa carriera di Petacchi".

Una carriera stellare –
Al debutto fra i professionisti nel 1996 con la Scrigno, Petacchi ha poi vestito le maglie di Navigare ('99), Fassa Bortolo (2000-05), Milram (2006-08), Lpr (2008-09) e quindi Lampre (2010-oggi). Tra le vittorie più prestigiose della sua carriera la Milano-Sanremo (2005), la classifica generale del Giro della Bassa Sassonia (2006) e la Parigi-Tours (2007). Con 178 successi nel proprio palmares è il quarto corridore italiano con più vittorie da professionista ed è al quarto posto assoluto nella classifica dei vincitori di tappe nel Giro d'Italia (27 successi, 5 revocati, oltre alla classifica a punti del 2004) e il secondo nella Vuelta (20) ed è il terzo
di tutti i tempi (6 sigilli al Tour) nel numero di vittorie complessive ai Grandi Giri.