Il britannico elogia gli organizzatori del Giro per aver reso la tappa di Napoli un "bel circuito cittadino in cui correre" e non crede che le cadute siano imputabili alle condizioni delle strade: "Capita di cadere in ogni città con curve così strette"
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"Napoli è probabilmente la città più caotica in cui sono mai stato e devo dire che l'organizzazione è stata incredibile, mi tolgo il cappello di fronte allo sforzo compiuto dal Comune". Lo ha detto la prima maglia rosa del Giro, Mark Cavendish, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un giudizio sull'organizzazione della tappa a Napoli. Cavendish nei giorni scorsi aveva detto di essere rimasto colpito dal traffico cittadino, tanto che aveva preferito studiare il percorso su internet.
"Non mi aspettavo - ha aggiunto il vincitore della tappa - che sarebbero riusciti a fermare al 100% il traffico nel centro della città e sul lungomare. Devo dire che il lavoro è stato incredibile". Sul fatto che le condizioni delle strade avessero influito sulle tante cadute avvenute oggi, Cavendish ha detto: "Non credo dipenda da quello. E' molto comune che ci siano cadute, soprattutto nei circuiti che presentano anche curve a gomito, succede spesso. Devo dire che, anzi, mi è piaciuto moltissimo correre e vincere su questo circuito cittadino".
"Non mi aspettavo - ha aggiunto il vincitore della tappa - che sarebbero riusciti a fermare al 100% il traffico nel centro della città e sul lungomare. Devo dire che il lavoro è stato incredibile". Sul fatto che le condizioni delle strade avessero influito sulle tante cadute avvenute oggi, Cavendish ha detto: "Non credo dipenda da quello. E' molto comune che ci siano cadute, soprattutto nei circuiti che presentano anche curve a gomito, succede spesso. Devo dire che, anzi, mi è piaciuto moltissimo correre e vincere su questo circuito cittadino".