Giro, Battaglin vince in salita. E Paolini conserva la rosa
CiclismoIn Calabria prime salite sotto al diluvio. La corsa ha anche ricordato Giulio Andreotti prima della partenza della quarta tappa di 246 km da Policastro Bussentino (Salerno) a Serra San Bruno (Vibo Valentia)
Prime salite, anche se pedalabilissime, tra Campania e Calabria. E grandine sui corridori, con cielo nerissimo di pioggia, negli ultimi chilometri. Non riesce l'azione di forza a Danilo Di Luca, 37 anni suonati, che cede nel finale a Enrico Battaglin ((Bardiani), 23 anni. Fabio Felline giunge secondo; Giovanni Visconti, terzo; Rigoberto Uran, quarto; Arnold Jeanneson, quinto. Sesto Cadel Evans e decimo Luca Paolini, che conserva la maglia rosa.
"Ci ho provato, peccato, è mancato poco". Di Luca si rammarica così per quel tentativo di fuga nella parte finale, rintuzzato dal gruppo a 700 metri dal traguardo. "Peccato per ieri, è stata una tappa difficile, ma già oggi avevo delle buone sensazioni", ha aggiunto l'abruzzese.
"Per me significa molto vincere una tappa al Giro. Mi ripaga di un anno difficilissimo". Così invece Enrico Battaglin, vincitore di tappa. "Sapevo di star bene. Ieri ci ho provato ma non è andata bene, oggi ci ho provato ancora e sono riuscito a dire la mia. Sono riuscito a prendere bene le ultime curve, a fare il mio sprint e a vincere. Sono partito lungo: il lastricato non mi ha aiutato perché la bici continuava a saltare, sotto guardavo sempre e vedevo che non c'era una ruota dietro di me, lì ho capito che ce l'avevo fatta", racconta Battaglin ripercorrendo gli ultimi metri. "La condizione è buona, la testa c'è, ringrazio la squadra. Lo scorso anno - conclude - ho pagato le aspettative, adesso ho fatto un bell'inverno per questa stagione alla ribalta, penso che con oggi qualcosa di buono ho fatto".
"L'obiettivo di giornata era quello di difendere la maglia. Grazie alla squadra che ha lavorato dall'inizio, dalle salite in poi siamo stati uniti e siamo arrivati qua. Sono felice di mantenere la maglia rosa", infine, il pensiero del leader del Giro, Luca Paolini.
Il ricordo di Andreotti - Anche il Giro intanto ha ricordato Giulio Andreotti, scomparso ieri all'età di 94 anni. Stamattina, prima della partenza della quarta tappa da Policastro Bussentino (Salerno) a Serra San Bruno (Vibo Valentia), 246 chilometri, organizzatori e corridori hanno infatti osservato un minuto di silenzio. Lunedì il Coni aveva deciso di far osservare il raccoglimento in tutti gli eventi sportivi della settimana per commemorare la figura dell'uomo politico, che fu anche presidente del comitato organizzatore dei Giochi di Roma '60.
Ordine d'arrivo della 4/a tappa, 246 km:
1. Enrico Battaglin (Ita) in 6h14'19" (+20" abbuono, media 39,431 km/h)
2. Fabio Felline (Ita) s.t. (+12" abbuono)
3. Giovanni Visconti (Ita) s.t. (+8" abbuono)
4. Rigoberto Uran Uran (Col) s.t.
5. Arnold Jeannesson (Fra) s.t.
6. Cadel Evans (Aus) s.t.
7. Benat E. Intxausti (Spa) s.t.
8. Ryder Hesjedal (Can) s.t.
9. Robert Kiserlowski (Cro) s.t.
10. Luca Paolini (Ita) s.t.
13. Vincenzo Nibali (Ita) s.t.
48. Bradley Wiggins (Gbr) a 00'17".
"Ci ho provato, peccato, è mancato poco". Di Luca si rammarica così per quel tentativo di fuga nella parte finale, rintuzzato dal gruppo a 700 metri dal traguardo. "Peccato per ieri, è stata una tappa difficile, ma già oggi avevo delle buone sensazioni", ha aggiunto l'abruzzese.
"Per me significa molto vincere una tappa al Giro. Mi ripaga di un anno difficilissimo". Così invece Enrico Battaglin, vincitore di tappa. "Sapevo di star bene. Ieri ci ho provato ma non è andata bene, oggi ci ho provato ancora e sono riuscito a dire la mia. Sono riuscito a prendere bene le ultime curve, a fare il mio sprint e a vincere. Sono partito lungo: il lastricato non mi ha aiutato perché la bici continuava a saltare, sotto guardavo sempre e vedevo che non c'era una ruota dietro di me, lì ho capito che ce l'avevo fatta", racconta Battaglin ripercorrendo gli ultimi metri. "La condizione è buona, la testa c'è, ringrazio la squadra. Lo scorso anno - conclude - ho pagato le aspettative, adesso ho fatto un bell'inverno per questa stagione alla ribalta, penso che con oggi qualcosa di buono ho fatto".
"L'obiettivo di giornata era quello di difendere la maglia. Grazie alla squadra che ha lavorato dall'inizio, dalle salite in poi siamo stati uniti e siamo arrivati qua. Sono felice di mantenere la maglia rosa", infine, il pensiero del leader del Giro, Luca Paolini.
Il ricordo di Andreotti - Anche il Giro intanto ha ricordato Giulio Andreotti, scomparso ieri all'età di 94 anni. Stamattina, prima della partenza della quarta tappa da Policastro Bussentino (Salerno) a Serra San Bruno (Vibo Valentia), 246 chilometri, organizzatori e corridori hanno infatti osservato un minuto di silenzio. Lunedì il Coni aveva deciso di far osservare il raccoglimento in tutti gli eventi sportivi della settimana per commemorare la figura dell'uomo politico, che fu anche presidente del comitato organizzatore dei Giochi di Roma '60.
Ordine d'arrivo della 4/a tappa, 246 km:
1. Enrico Battaglin (Ita) in 6h14'19" (+20" abbuono, media 39,431 km/h)
2. Fabio Felline (Ita) s.t. (+12" abbuono)
3. Giovanni Visconti (Ita) s.t. (+8" abbuono)
4. Rigoberto Uran Uran (Col) s.t.
5. Arnold Jeannesson (Fra) s.t.
6. Cadel Evans (Aus) s.t.
7. Benat E. Intxausti (Spa) s.t.
8. Ryder Hesjedal (Can) s.t.
9. Robert Kiserlowski (Cro) s.t.
10. Luca Paolini (Ita) s.t.
13. Vincenzo Nibali (Ita) s.t.
48. Bradley Wiggins (Gbr) a 00'17".