Giro, si sale in montagna: nel finale il Jafferau

Ciclismo
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A seguito delle modifiche del percorso causa maltempo, restano due i luoghi chiave dei 168 km della 14.a tappa: Pinerolo e Perosa Argentina. Arrivo in quota sul monte Jafferau, il tratto più ripido a 6 km dal traguardo

La 14.a tappa del Giro d'Italia porterà i corridori da Cervere - in provincia di Cuneo - a Bardonecchia (Torino), attraverso un percorso lungo 168 chilometri.
La partenza è fissata sulla Statale 231, alle 12.45; arrivo in quota sul monte Jafferau, intorno alle 17.15. La frazione presenta un epilogo in salita molto duro, sebbene il percorso sia breve, con un avvicinamento in pianura fino a Pinerolo, dove al km 70.7 è posto il traguardo volante; segue una discesa lunga e pedalabile, che porterà al Gran premio della montagna del Sestriere (km 125.3), a 2.035 metri d'altezza (2.a categoria), con una salita lunga 16,250 km e pendenze variabili fra un minimo dell'1,8 e un massimo del 6,5 per cento.
Seguirà una discesa veloce fino a Oulx, prima del falsopiano che porterà a Bardonecchia (traguardo volante, dopo 159,4 km) e alla salita finale dello Jafferau.

Gli ultimi chilometri sono su una salita lunga 7,250 km, con pendenze che variano dall'8,6 (nel tratto medio) ai 10,2 per cento della parte iniziale (nel finale 9,9 per cento). Si arriverà fino a quota 1.908 metri e non sarà una passeggiata, anche in relazione alle previsioni meteo. C'è anche una strettoia a Maillaures, a circa 6 chilometri dall'arrivo, nel tratto più ripido della salita. La linea d'arrivo è su un rettilineo in sterrato lungo 50 metri e largo 6.

A Cervere, sede di partenza, il Giro è approdato solo l'anno scorso: lo sprint venne vinto naturalmente da Mark Cavendish. Bardonecchia ha ospitato la corsa rosa già due volte: nel 1972, con il successo del belga Eddy Merckx, sempre sul monte Jafferau, mentre nel 1984 trionfò il norvegese Dag Erik Pedersen.