Tour finito? Forse no: Valverde sfida Froome. Oggi riposo

Ciclismo
Si aspettava il duello con un altro spagnolo, Contador, e invece Chris Froome ha scoperto che quello più pericoloso - almeno finora - è Alejandro Valverde (Getty)
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DOPO I PIRENEI. Sabato, nella tappa più dura, la maglia gialla e il Team Sky hanno mandato Contador e gli altri a gambe all'aria. Un giorno dopo, i Movistar di Valverde e Quintana quasi riescono nell'imboscata e dimostrano che i giochi non sono già chiusi

di Stefano Rizzato

Partiamo dall'unica cosa che conta davvero: la classifica. Primo, in maglia gialla, Chris Froome. Secondo Alejandro Valverde, a 1'25". Terzo Bauke Mollema, a 1'44". Sesto Contador, a 1'51" come il compagno di squadra Kreuziger. Più dietro gli altri favoriti: Rodriguez nono a 2'31", Evans addirittura 16esimo a 4'36". Altri già fuori dai giochi.

È questo il risultato di un weekend di Pirenei affrontati dal gruppo tutti d'un fiato e, a tratti, anche senza troppi calcoli. Il bilancio sorride ovviamente al Team Sky, che sabato aveva conquistato la maglia gialla e il secondo posto, con Porte, con una facilità disarmante e soprattutto mandando in crisi il grande avversario, Alberto Contador.

Le cose sono un po' cambiate nella tappa di domenica. Un avvio di frazione frenetico, mille tentativi di fuga, la maglia gialla che perde la calma, si mette a rincorrere ogni attacco e finisce per "eliminare" tutti i compagni, rimanendo pericolosamente isolato nel gruppo dei migliori. Abbastanza per solleticare la fantasia del team Movistar di Valverde e Quintana, che attaccano persino in pianura, poi desistono, ma riescono a far uscire di classifica proprio Porte, rimbalzato definitivamente lontano dal podio. Intanto Kennaugh cade in un burrone (ne esce incerottato ma illeso) e Kiryienka finisce fuori tempo massimo. Erano stati gli uomini più preziosi del Team Sky, sabato.

Insomma, la squadra britannica si trova in parte anche a leccarsi le ferite dopo un weekend che era iniziato in modo trionfale. Certo, Froome è nettamente il più forte in salita ed è destinato a rifilare distacchi a tutti anche a cronometro. Ma ha dimostrato qualche pecca - anche logica, alla prima esperienza da capitano al Tour - nella gestione delle energie proprie e di quelle dei suoi compagni. Può essere insomma vulnerabile se attaccato da lontano.

Gli avversari in grado di farlo, la nona tappa l'ha dimostrato, ci sono. In prima fila i compattissimi Movistar, guidati dall'esperto Valverde e dal giovane (e maglia bianca) Quintana: entrambi in classifica ed entrambi pericolosi. E Contador, se saprà riprendersi come è lecito aspettarsi, insieme al compagno Kreuziger. Senza dimenticare gli olandesi Mollema e Ten Dam, ora terzo e quarto, entrambi della Belkin.

Dopo la sosta si ripartirà con uno strano gioco delle coppie, nel quale è venuto a mancare proprio la seconda punta Sky, Porte. Buon per la maglia gialla che il prossimo grande banco di prova in salita - domenica 14 sul Mont Ventoux - sia lontano una settimana. Ma prima, mercoledì 10, ci penseranno i 33 km a cronometro verso Mont Saint-Michel a scuotere ancora la classifica.

La classifica provvisoria
1. Christopher FROOME (Team Sky) 36:59:18
2. Alejandro VALVERDE (Movistar) +1:25
3. Bauke MOLLEMA (Belkin) +1:44
4. Laurens TEN DAM (Belkin) +1:50
5. Roman KREUZIGER (Saxo-Tinkoff) +1:51
6. Alberto CONTADOR (Saxo-Tinkoff) +1:51
7. Nairo Alexander QUINTANA (Movistar) +2:02
8. Daniel MARTIN (Garmin) +2:28
9. Joaquin RODRIGUEZ (Katusha) +2:31
10. Rui COSTA (Movistar) +2:45