Bartali uomo di pace: nominato "Giusto tra le Nazioni"

Ciclismo
La copertina del libro dedicato a Ginettaccio

Il "Ginettaccio" nazionale, morto nel 2000, è stato insignito del prestigioso titolo dallo Yad Vashem, il sacrario della memoria dell'Olocausto. Al ciclista è stato riconosciuto il suo impegno a favore degli ebrei durante la Resistenza

Gino Bartali è un "Giusto tra le Nazioni". Lo Yad Vashem, il sacrario delle memoria sull'Olocausto, ha insignito del prestigioso titolo l'ex ciclista italiano per il suo impegno a favore degli ebrei durante la Resistenza. La storia, ricostruita sul sito dell'organizzazione, rievoca la figura del Bartali eroe nazionale, che negli anni dell'occupazione nazista dell'Italia ha contribuito a salvare la vita di numerosi ebrei perseguitati. In particolare, si legge nella nota, al mitico ciclista italiano viene riconosciuta la sua attività di corriere. Grazie alla velocità in bicicletta, Bartali fu utilizzato dai membri della Resistenza per consegnare documenti segreti alle brigate in lotta, ma anche agli ebrei toscani. 

"Il riconoscimento attribuito a Gino Bartali di Giusto tra le Nazioni per Yad Vashem rappresenta un onore per il nostro Paese", ha scritto in una nota il ministro ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie con delega allo Sport Graziano Delrio. "I mondiali di ciclismo a Firenze, proprio nella sua terra - ha aggiunto il ministro - sono il miglior modo per ricordare un campione di sport e di vita come Gino Bartali".

La storia di Gino Bartali eroe durante gli anni della Seconda guerra mondiale è stata ricostruita anche in "Road to Valor" un libro dei fratelli giornalisti Aili e Andres McConnon da poco pubblicato. Nel libro, che Booklist ha definito "un'incredibile storia documentata sconosciuta a molti", ricostruisce attraverso documenti inediti proprio l'attività di Bartali durante la Resistenza.