Rubate le bici alla Russia. Kolobnev: "La mafia è ovunque"
Ciclismo
MONDIALI 2013. Furto di sedici biciclette della Nazionale russa, che è stata costretta a sostituirle a tempo di record andando a prenderle alla base operativa della Katusha a Lonato. E intanto Kolobnev si sfoga su Twitter...
Kolobnev twitta: "La mafia è ovunque" - Non l'ha presa affatto bene uno dei campioni russi che si è trovato stamani inaspettatamente appiedato, Alexander Kolobnev, che ha affidato a twitter il suo sfogo con l'hashtag "la mafia è ovunque", prospettando la possibilità di non gareggiare. Che si tratti di criminalità organizzata appare improbabile, anche se gli investigatori della squadra mobile della questura di Prato ritengono che il furto non sia certo improvvisato: chi ha rubato le bici ha usato dei furgoni per portarle via e l'operazione sarebbe durata in tutto una quindicina di minuti. Ma che fine possono aver fatto bici cosi' professionali? Il furto delle due ruote dei campioni sarebbe più frequente di quanto si pensi e le possibili destinazioni della refurtiva possono essere paesi esteri o ricchi cicloamatori nostrani desiderosi di allenarsi sui sellini dei campioni: un po' la stessa sorte e destinazione delle opere d'arte rubate.
Il tweet di Kolobnev
Police at work... Stolen ALL the bikes last night. No start tomorrow. #mafiaeverywhere #провокация… http://t.co/73gsUl9t5U
— Alexander Kolobnev (@A_Kolobnev) September 28, 2013