Roubaix, l'Odissea sulle pietre aspetta il Cancellara show

Ciclismo
Wiggins in allenamento sul mitico pavé della foresta di Aremberg
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Lo svizzero è il più atteso nella più affascinante e dura fra le grandi classiche di ciclismo, oltre sette ore di gara su un percorso di 257 km con 28 tratti (51 km) di pavé. Anche Boonen, Sagan, Dagenkolb, Terpstra e Kristoff i possibili protagonisti

Si corre domenica la 112ma edizione della Parigi-Roubaix, la più affascinante e dura fra le grandi classiche di ciclismo, oltre sette ore di gara su un percorso di 257 km nel quale si alternano strade normali, sterrati spesso resi fangosi dalla pioggia e soprattutto il terribile pavè, cioè il tratto sulle pietre (28 settori, per un totale di oltre 51 km) che mette a durissima prova corridori e biciclette.

Grande favorito è lo svizzero Fabian Cancellara, che punta a fare il poker dopo aver trionfato nelle edizioni del 2006, del 2010 e dell'anno scorso. Il ciclista svizzero sta attraversando un ottimo stato di forma ed è reduce dalla vittoria nel giro delle Fiandre. Troverà sulla sua strada un altro cliente fisso della Parigi-Roubauix, il belga Tom Boonen che questa corsa l'ha già vinta quattro volte (2005, 2008, 2009, 2012): una nuova vittoria porterebbe Boonen sul gradino più alto fra gli specialisti di questa classica del nord, insieme al belga Roger De Vlaeminck, vecchia gloria delle due ruote, che si aggiudicò la gara per l'appunto cinque volte negli anni '70.

La Parigi-Roubaix è la gara con cui si sono misurati i più grandi campioni del passato, è una corsa di resistenza, dove prevalgono soprattutto le individualit. La selezione fra i corridori è durissima, tanto che la maggior parte delle vittorie è stata ottenuta in solitaria al termine di una fuga e raramente allo sprint di gruppo. L'ultimo italiano giunto per primo al traguardo è stato Andrea Tafi nel 1999. Fra i possibili outsider dell'edizione 2014 ci sono Alexander Kristoff, vincitore della Milano-Sanremo, e l'italiano Luca Paolini suo compagno di squadra nella Katusha. Altro possibile pretendente alla vittoria finale è Niki Terpstra, terzo nel 2013, belga come Boonen e in forza anche lui all'Omega Pharma Quickstep. C'è molta attesa anche per lo slovacco Peter Sagan e l'olandese John Degenkolb, finora mai a loro agio con le durezze della Parigi-Roubaix. Quest'anno, tanto per rendere le cose più facili, il percorso presenta un tratto di pavé in più rispetto al 2013.