Roubaix da leggenda, l'imperatore outsider è Terpstra

Ciclismo
La gioia immensa di Niki Terpstra, vincitore per distacco della Roubaix 2014 (Getty)

Sui 257 km della classicissima, giunta all'edizione n° 112, va in scena uno spettacolo memorabile. Tutti i big assieme nel rush finale, ma nel velodromo entra da solo l'olandese, scattato a 5 km dal traguardo. Beffati Cancellara e Boonen

Sui 257 km della classicissima del Nord (51 dei quali da correre su 28 settori di leggendario pavé) giunta all'edizione n° 112, la spunta l'olandese Niki Terpstra (Quick Step) che schizza poderoso a cinque chilometri dalla fine dopo una gara sontuosa, fitta di scatti e rintuzzamenti reciproci tra big della vigilia. "Non è il giorno piu' bello della mia vita, ma è sicuramente il giorno più bello della mia carriera" ha poi commentato il vincitore. Terpstra è giunto da solo, come da tradizione, al traguardo nel velodromo di Roubaix. A 20 secondi, un gruppetto con i migliori ha sprintato per le posizioni d'onore.

Tom Boonen si è reso protagonista di un affondo che ha pugnalato il gruppo a circa 65 km dal traguardo, Fabian Cancellara lì pronto però a reagire subito per provare a diventare il primo ciclista della storia a realizzare tre doppiette Fiandre-Roubaix nella stessa stagione. E impossibile non menzionare Peter Sagan, lottatore gigantesco sino alla fine. Ma la gloria va all'outsider di giornata, Terptsra appunto, che coglie l'attimo nel momento cruciale e lascia il gruppo a bocca asciutta.

Per la cronaca, alle spalle del vincitore Terpstra al velodromo di Roubaix è giunto un gruppetto di corridori, come detto con un ritardo di 20 secondi, regolato allo sprint dall'olandese John Degenkolb. Terzo posto per Fabian Cancellara, quarto il belga Vanmarcke, quinto il ceco Stybar, sesto lo slovacco Sagan. Solo decimo il belga Boonen, preceduto dal britannico Bradley Wiggins (Team Sky).


Poco dopo l'avvio di gara, va a segno la fuga con Boucher, De Haes, Kolar, Jarrier, Koretzky, De Troyer, Schillinger e Murphy. La cosiddetta fuga bidone che il gruppo lascia sfogare sino ad accumulare uno svantaggio di oltre 9', in attesa che qualche big inizi ad ingolosirsi. La Foresta di Arenberg non fa selezione, il re della Sanremo Kristoff cade e si ritira, Cancellara mette i piedi in terra, quasi un presagio di una giornata non particolarmente brillante. Le gambe di Spartacus girano a mille ma tutti lo marcano, e così prova Tom Boonen a cercare gloria dopo aver debellato un virus insidioso.

Il belga, alla ricerca del suo sesto acuto, strappa applausi, Thor Hushovd non vuol essere da meno, anche Peter Sagan mette il muso davanti ma lo slovacco, sulle pietre del Carrefour de l'Arbre, viene ripreso da Vanmarcke e Cancellara. Ed è qui che si forma il gruppetto dei migliori, al quale si aggregano anche Stybar e Degenkolb. Sagan sembra perdere le ruote ma resta aggrappato al treno con le unghie: Terpstra, ai -4 dal traguardo, capisce che è il momento della stoccata e non perdona. Nessun segnale di vita dalla sparuta pattuglia degli italiani: il migliore è Paolo Longo Borghini (Cannondale), 72esimo a 7'06" da Terpstra.

Ordine d'arrivo Parigi-Roubaix (257 km)

1. Niki Terpstra (Olanda/Omega Pharma-Quick-Step) 6:09:01"
2. John Degenkolb (Germania/Giant) +20"
3. Fabian Cancellara (Svizzera/Trek)
4. Sep Vanmarcke (Belgio/Belkin)
5. Zdenek Stybar (Repubblica Ceca/Omega Pharma-Quick-Step)
6. Peter Sagan (Slovacchia/Cannondale)
7. Geraint Thomas (Gran Bretagna/Team Sky)
8. Sebastian Langeveld (Olanda/Garmin)
9. Bradley Wiggins (Gran Bretagna/Team Sky)
10. Tom Boonen (Belgio/Omega Pharma-Quick-Step).