Rodriguez, ora o mai più: un Giro per cancellare la sfortuna
CiclismoGIRO D'ITALIA -8. Quarto nel 2011 e secondo - superato di pochi secondi da Hesjedal - nel 2012, "Purito" punta tutto sulla corsa rosa. A 35 anni, è l'occasione per dimenticare le troppe vittorie sfiorate: è lui il grande sfidante del giovane Quintana
di Matteo Veronese
"Purito" si presenta al Giro d'Italia per vincere. Dopo il quarto posto del 2011 ed il secondo del 2012, l'anno scorso ha preferito concentrarsi sul Tour (gradino più basso del podio dietro a Froome e Quintana), prima di tornare alla corsa rosa con l'intenzione di prendersi la vittoria finale in una grande corsa a tappe. Scalatore puro, il catalano ha ormai imparato a gestirsi al meglio lungo tutta la stagione, avendo conquistato per due anni consecutivi la classifica UCI World Tour.
Un'occasione che non ritorna. Rodriguez è uno dei corridori più esperti al via. Lo spagnolo prenderà parte al suo diciottesimo Giro, ma la maturità l'ha raggiunta da un pezzo: dopo i primi successi di tappa importanti alla Parigi-Nizza e soprattutto alla Vuelta, ha affinato le sue doti e conquistato la classifica degli scalatori proprio alla Vuelta e al Delfinato, oltre che quella a punti al Giro del 2012. Sulle strade italiane si è sempre migliorato, passando dall'ottantesima piazza del 2005 al secondo posto del 2012. L'edizione 2014 della corsa rosa prevede un'ultima settimana durissima che potrebbe esaltarne le doti, ma Purito è capace di piazzare la zampata anche nelle tappe mosse del centro Italia, dove si potrebbero guadagnare secondi preziosi.
Due cadute in una settimana. L'avvicinamento al Giro non è stato dei più semplici. Dopo un inverno in crescendo condito dal quarto posto al Tour dell'Oman e la vittoria sulle strade di casa del Giro di Catalogna, due cadute in serie all'Amstel e alla Freccia Vallone, pur senza gravi conseguenze, rischiano di lasciare qualche scoria al via da Belfast. Per sua fortuna si inizierà a salire davvero solamente dal 24 maggio e avrà tutto il tempo per ritrovare il passo migliore.
La curiosità: quel sigaro della discordia. L'origine del soprannome Purito, "piccolo sigaro", risale ai tempi della ONCE quando il giovane Rodriguez osò "sfidare" in allenamento i capitano Olano, Jalabert e Sastre: per rendere evidente a tutti la sua facilità di pedalata in salita mimò con le mani di potersi anche fumare un sigaro senza faticare. Di ritorno dall'allenamento, a cena, fu poi costretto dai compagni a fumarsi per davvero il famoso sigaro, diventando per tutti Purito.
"Purito" si presenta al Giro d'Italia per vincere. Dopo il quarto posto del 2011 ed il secondo del 2012, l'anno scorso ha preferito concentrarsi sul Tour (gradino più basso del podio dietro a Froome e Quintana), prima di tornare alla corsa rosa con l'intenzione di prendersi la vittoria finale in una grande corsa a tappe. Scalatore puro, il catalano ha ormai imparato a gestirsi al meglio lungo tutta la stagione, avendo conquistato per due anni consecutivi la classifica UCI World Tour.
Un'occasione che non ritorna. Rodriguez è uno dei corridori più esperti al via. Lo spagnolo prenderà parte al suo diciottesimo Giro, ma la maturità l'ha raggiunta da un pezzo: dopo i primi successi di tappa importanti alla Parigi-Nizza e soprattutto alla Vuelta, ha affinato le sue doti e conquistato la classifica degli scalatori proprio alla Vuelta e al Delfinato, oltre che quella a punti al Giro del 2012. Sulle strade italiane si è sempre migliorato, passando dall'ottantesima piazza del 2005 al secondo posto del 2012. L'edizione 2014 della corsa rosa prevede un'ultima settimana durissima che potrebbe esaltarne le doti, ma Purito è capace di piazzare la zampata anche nelle tappe mosse del centro Italia, dove si potrebbero guadagnare secondi preziosi.
Due cadute in una settimana. L'avvicinamento al Giro non è stato dei più semplici. Dopo un inverno in crescendo condito dal quarto posto al Tour dell'Oman e la vittoria sulle strade di casa del Giro di Catalogna, due cadute in serie all'Amstel e alla Freccia Vallone, pur senza gravi conseguenze, rischiano di lasciare qualche scoria al via da Belfast. Per sua fortuna si inizierà a salire davvero solamente dal 24 maggio e avrà tutto il tempo per ritrovare il passo migliore.
La curiosità: quel sigaro della discordia. L'origine del soprannome Purito, "piccolo sigaro", risale ai tempi della ONCE quando il giovane Rodriguez osò "sfidare" in allenamento i capitano Olano, Jalabert e Sastre: per rendere evidente a tutti la sua facilità di pedalata in salita mimò con le mani di potersi anche fumare un sigaro senza faticare. Di ritorno dall'allenamento, a cena, fu poi costretto dai compagni a fumarsi per davvero il famoso sigaro, diventando per tutti Purito.