Un tappone come cronoscalata: il Grappa giudice del Giro

Ciclismo
Per gran parte dei 157 corridori che l'affronteranno, la cronoscalata sarà una tortura: per qualcuno è l'occasione di attaccare la maglia rosa
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Oltre 19 km, per 1.540 metri di dislivello, su 26,8 totali. Tratti oltre il 10% di pendenza e fino al 14%. Bastano i numeri a spiegare perché la 19a frazione della corsa rosa sarà cruciale. Uran ci prova, ma Quintana può piazzare la stoccata decisiva

Prima Barbaresco e Barolo, ora Grappa. A voler giocare un po', è impossibile non farci caso: anche alla seconda cronometro individuale del Giro d'Italia non manca un certo tasso alcolico. Sale la gradazione, sale la strada, sale la tensione per una prova che sarà, senza dubbio, decisiva. I chilometri sono 26,8 in tutto da Bassano del Grappa a Cima Grappa, ma sono gli ultimi 19,3 a lasciare senza fiato. Il Monte Grappa - affrontato dal versante di Semonzo - non è una salita qualunque: è uno dei "mostri" di quest'appassionante ultima settimana di corsa rosa.

Nei 19,3 km di ascesa il dislivello sarà di 1.538 metri. E sarà un crescendo di fatica e spettacolo. I primi 12 km sono al 7,8% di pendenza media e presentano anche un - breve - tratto in cui respirare, in coincidenza dell'intertempo. Poi arriva il peggio, per 7.000 metri al 9% di pendenza media, ma con una serie di strappi durissimi: al 10% e oltre. Il tratto più duro in assoluto è a 4 km dal termine, davanti al monumento ai caduti della Grande Guerra, dove la strada s'impenna fino al 14%.

Durissimi anche gli ultimi due chilometri e otto, con pendenze - 10,8%, 9,2%, 8,6%, 7.8%, 11,2%, 9,4% - sulle quali possono volare i secondi sia in un senso che nell'altro. Dosare le forze in modo perfetto sarà la carta vincente di una giornata in cui tutto può succedere. Anche che qualcuno finisca "fuori giri", per la foga, negli otto chilometri iniziali in pianura.

Per il vincitore della Barbaresco-Barolo, Rigoberto Uran, è la grande occasione per attaccare Quintana. Ma anche la maglia rosa, con un percorso così, può mettere una vera ipoteca sulla vittoria finale, anche se sabato c'è da fare i conti con lo Zoncolan. Tutte da seguire anche le prove di Pozzovivo e di Hesjedal. E anche quelle di Aru e Rolland, in lotta per il terzo posto, ma - a giudicare dai loro attacchi - più che intenzionati a provare il gran colpo. Per il successo di tappa, occhio anche a outsider come De Gendt, Brambilla, Pellizotti, Pirazzi, o lo splendido Arredondo visto a rifugio Panarotta.

L'orario di partenza dei migliori 10
KISERLOVSKI Robert CRO TFR 15.44
EVANS Cadel AUS BMC 15.47
KELDERMAN Wilco G NED BEL 15.50
HESJEDAL Ryder CAN GRS 15.53
POZZOVIVO Domenico ITA ALM 15.56
MAJKA Rafal G POL TCS 15.59
ARU Fabio G ITA AST 16.02
ROLLAND Pierre FRA EUC 16.05
URAN URAN Rigoberto COL OPQ 16.08
QUINTANA Nairo G COL MOV 16.11