Tour de France -10: è sfida stellare Froome-Contador-Nibali

Ciclismo
Faccia a faccia al Delfinato, come a controllare ciascuno la forma dell'altro: ecco Contador, Nibali e Froome (Getty)
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Una “griglia di partenza” come non si vedeva da anni. Un percorso pieno di salite. Soprattutto, loro tre: l’anglo-keniota del Team Sky, a caccia del bis. Il “pistolero” spagnolo affamato di rivincite. Il messinese, che ha puntato tutto sulla Grande Boucle

di Stefano Rizzato

Non ci fossero stati – nello stesso anno – un sontuoso Mondiale di calcio e una splendida Olimpiade invernale, di dubbi non ce ne sarebbero: l’evento sportivo del 2014 sarebbe il Tour de France. Più dell’anno scorso, come forse in questo secolo è successo solo nel 2009, il livello degli aspiranti alla Grande Boucle è schizzato verso l’alto. Al Tour si sono dati appuntamento tutti i migliori, tranne Nairo Quintana che ha scelto – e vinto – il Giro d’Italia. E tra di loro spiccano tre nomi: Chris Froome, Alberto Contador, Vincenzo Nibali.

Calendario e percorso, in sintesi – Si parte il 5 luglio da Leeds, per tre tappe inglesi che culmineranno con l’arrivo a Londra di lunedì 7. Poi una lunga discesa verso Sud, che si aprirà il 9 luglio con il pavé del Belgio e l’arrivo ad Arenberg e si chiuderà con le Alpi, tra il 19 e il 20 luglio. Ma decisivi saranno i Pirenei, con un trittico bestiale dal 22 al 24 luglio, e la cronometro di 54 km del penultimo giorno. La chiusura, sugli Champs-Élysées di Parigi, sarà di nuovo all’imbrunire, domenica 27 luglio, dopo le 19.

Chris Froome – Dai tempi di Lance Armstrong (su cui è meglio sorvolare), nessuno è riuscito a fare il “bis” di vittorie consecutive al Tour. Il 29enne del Team Sky ha tutto per riuscirci. A cronometro è nettamente il più forte dei favoriti. Ma sa costruire imprese anche in salita, con le sue frequenze incredibili e lo stile un po’ sgraziato. In Romandia ha staccato tutti, a maggio. Ma al Delfinato ha balbettato ed è finito staccato lui, per la prima volta da molto tempo. Per vincere, dovrà correre anche con la testa.

Alberto Contador – In bacheca ha già due Tour, due Vuelta, un Giro. Nell’animo, l’enorme voglia di rivincita che gli è rimasta da quella squalifica tra 2010 e 2012. E dall’anno scorso, quando fu tra i primi ad arrendersi a Froome e finì persino fuori dal podio. Quest’anno lo spagnolo sembra rinato e ha già vinto Tirreno-Adriatico e Giro dei Paesi Baschi, ma ha soprattutto impressionato al Delfinato, dov’è riuscito a staccare Froome e ha sfiorato l’impresa, nell’ultima tappa. Non ha paura di attaccare e può rendere il Tour un grande spettacolo.

Vincenzo Nibali – Rinunciare a difendere il successo del Giro 2013 gli è costato. Avrebbe voluto, ma poi ha deciso che no, che tutte le forze e gli sforzi dovevano finire sull’attacco al Tour de France. Lo “Squaletto” ci crede e fa bene. Perché gli avversari sono due colossi (e non ci sono solo loro), ma lui a 29 anni ha raggiunto la piena maturità. Quest’anno ha raccolto zero, ma si è allenato tanto. Ha una squadra all’altezza e capacità di attaccare. Abbastanza per sognare un Tour di nuovo italiano, dopo tanti anni.