Tour, tris di Kittel a Lille. Nibali ancora in giallo

Ciclismo
Marcel Kittel ha beffato in volata Alexander Kristoff e Arnaud DĂ©mare nella quarta tappa del Tour de France
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La quarta tappa premia il velocista tedesco, già al terzo successo, che rimonta e precede Kristoff nella volata dei 164 km da Le Touquet a Villeneuve-d’Ascq. Lo Squalo conserva la maglia gialla. Caduta per Froome

La quarta tappa del Tour de France premia nuovamente Marcel Kittel. Il 26enne tedesco, velocista del Team Giant-Shimano, si è aggiudicato in volata la corsa da Le Touquet a Villeneuve-d'Ascq, 164 km con arrivo a Lille Metropole. Beffati al traguardo il norvegese Alexander Kristoff (Katusha) ed il francese Arnaud Démare (FDJ). Kittel: “Sono davvero stanco” - Esausto sul traguardo, sorridente come sempre in queste prime tappe del Tour de France che lo hanno incoronato re degli sprint, il velocista tedesco Marcel Kittel si gode il suo momento d'oro: tre tappe su quattro lo hanno visto vincitore, non capita tutti gli anni. Appena sceso dalla bici parla e cammina ancora a fatica: “Sono veramente stanco, esausto, distrutto, non ce la faccio più. Siamo andati a una velocità altissima oggi per questa volata, abbiamo lavorato bene insieme con la squadra. Sono riuscito a prendere la ruota di Renshaw e dall’ultima curva in poi ho dato tutto quel che avevo. Ero così stanco nell’ultima parte dello sprint che non riuscivo a vedere dove fosse l’arrivo, pedalavo e spingevo. Veramente molto difficile. I miei compagni sono stati bravissimi. Sono davvero contento”.
Nibali teme il pavé - Brutta caduta per Chris Froome dopo 10 km di tappa, che non gli hanno tuttavia impedito di proseguire la corsa. Conserva invece la maglia gialla Vincenzo Nibali, soddisfatto per la tappa tranquilla senza scossoni e incidenti in attesa della temibile Parigi-Roubaix sul pavé. “Spero - ha spiegato lo Squalo – che mercoledì il tempo sia buono, perché fare il pavé sotto la pioggia è difficilissimo, fa veramente paura. Noi non siamo corridori abituati a questo tipo di percorsi, non abbiamo fatto la Roubaix o le Fiandre. Io stesso ho fatto qualche anno fa il Giro del Benelux, ma erano tratti di pavé diverso. Bisognerà fare molta attenzione nel guidare la bici e nell’essere attento a gestire tutto. Una semplice foratura può essere decisiva. Per il resto sono molto tranquillo e concentrato”.