Tour, roba da CanNibali: ma qualche calcolo non farebbe male

Ciclismo
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Il messinese, padrone della maglia gialla, è a un bivio: meglio vincere ogni volta che si può o gestire la corsa per non crearsi nemici? Scuola Merckx o scuola Indurain? Forse lo Squalo farebbe bene a trovarsi qualche "amico"

di Francesco Pierantozzi

Vincere ogni volta che si può o gestire la corsa per non crearsi nemici? Un vecchio problema, risolto in modo diverso da vincitori seriali di Tour de France: Merckx non ha mai lasciato un successo a nessuno, il Cannibale, Indurain ha addirittura cercato di non vincere tappe, quasi frenando, pensando al bene supremo, la maglia gialla, la vittoria finale e basta.

Nibali è al bivio, per il momento ha svoltato in direzione Merckx, con la scusa di dover comunque guadagnare il più possibile perché sui Pirenei non si sa cosa possa succedere. Bisogna aggiungere che gli avversari si rispettano applicando la tariffa massima possibile, scuola All Blacks, che non si fermano mai, accumulando mete e punti fino all’ultimo secondo. Riportato al ciclismo: se posso vincere una tappa lo faccio, se posso vincere con dieci minuti di scarto devo spingere fino all’ultima pedalata.

Insomma, bravo Nibali. Ma con Fuglsang, il suo compagno più forte, ammaccato e in ritardo per una caduta in discesa, con una squadra che non sembra essere la più forte cercarsi qualche “amico” in gruppo non sarebbe male. Basta lasciare qualche tappa a chi si trova con lui… d’ora in avanti qualche calcolo non farebbe male, anche senza seguire la direzione Indurain… CanNibali si, ma con qualche eccezione!