Italiani a Parigi: non solo Nibali, c'è anche De Marchi
CiclismoSedici anni dopo Pantani, il siciliano conquista il Tour de France. Non sarà l'unico italiano premiato ai Campi Elisi. Con lui Alessandro De Marchi, il Rosso di Buja, nominato il corridore più combattivo della corsa
di Francesco Pierantozzi
Non solo Nibali. Sul podio di Parigi ci sarà anche Alessandro De Marchi, il corridore più combattivo del Tour de France, il “Rosso di Buja” come si legge da regolare profilo Facebook del friulano. Premio conquistato andando in fuga più volte, 5, soprattutto in tappe di montagna, e aver indossato il numero rosso, il marchio di riconoscibilità. Qualcosa di più piccolo di una maglia, verde o a pois, qualcosa che però ti fa entrare nel cuore della gente, che ama chi si butta all’attacco, chi non fa calcoli, chi trova energie ogni giorno per andare in fuga…
Certo si mette anche in tasca un premio di 20.000 euro ma, come si sa, i soldi vengono divisi coi compagni e in parte più ridotta col “personale”, massaggiatori, meccanici autisti. La maglia gialla rinuncia alla sua parte, secondo la consuetudine, e i 500.000 euro abbondanti conquistati da Nibali andranno a chi ha faticato per lui. La combattività al Tour viene premiata dal ’53 e nella lista degli attaccanti “seriali”, di quelli che aggrediscono la corsa ci sono altri italiani: Gimondi, Chiappucci (2 volte), Ghirotto, Poli, Pellizotti.
Il premio da una decina di anni viene assegnato da una giuria composta da 8 esperti. Raccomandazioni? Forse solo se si è francesi…basta la carta di identità. Ma è un anno molto italiano, non solo Nibali…
Non solo Nibali. Sul podio di Parigi ci sarà anche Alessandro De Marchi, il corridore più combattivo del Tour de France, il “Rosso di Buja” come si legge da regolare profilo Facebook del friulano. Premio conquistato andando in fuga più volte, 5, soprattutto in tappe di montagna, e aver indossato il numero rosso, il marchio di riconoscibilità. Qualcosa di più piccolo di una maglia, verde o a pois, qualcosa che però ti fa entrare nel cuore della gente, che ama chi si butta all’attacco, chi non fa calcoli, chi trova energie ogni giorno per andare in fuga…
Certo si mette anche in tasca un premio di 20.000 euro ma, come si sa, i soldi vengono divisi coi compagni e in parte più ridotta col “personale”, massaggiatori, meccanici autisti. La maglia gialla rinuncia alla sua parte, secondo la consuetudine, e i 500.000 euro abbondanti conquistati da Nibali andranno a chi ha faticato per lui. La combattività al Tour viene premiata dal ’53 e nella lista degli attaccanti “seriali”, di quelli che aggrediscono la corsa ci sono altri italiani: Gimondi, Chiappucci (2 volte), Ghirotto, Poli, Pellizotti.
Il premio da una decina di anni viene assegnato da una giuria composta da 8 esperti. Raccomandazioni? Forse solo se si è francesi…basta la carta di identità. Ma è un anno molto italiano, non solo Nibali…