Il vincitore del 101° Tour de France raccoglie l'ultima maglia gialla di tre settimane perfette, si commuove con l'inno, parla dal podio più importante del ciclismo: "Non sarei qui senza mia moglie Rachele, mia figlia Emma, il supporto dei miei genitori"
Un bacio alla moglie Rachele e alla figlia Emma, di pochi mesi. Il sorriso che si apre subito dopo l'arrivo, prima ancora dell'emozione più grande, quella di una maglia gialla - l'ultima - da vestire sul podio di Parigi. Poi finalmente le parole, piene di soddisfazione e semplicità, scritte su un foglio e lette dal palco più importante del ciclismo: "Lo dicevo già nei giorni scorsi: nessuna gioia è paragonabile a quella che si prova su questo podio. Ora che mi trovo qui, posso dirlo: è ancora più bello di quanto immaginavo. Ho costruito il mio successo giorno dopo giorno, anzi da lontano, con una preparazione lunga e difficile".
"Non sarei qui senza la mia famiglia" - "Quando si raggiungono obiettivi così grandi - prosegue Nibali dal podio - te ne rendi conto: devo ringraziare tante persone. Compagni di squadra speciali, anche quelli che non sono qui al Tour. Direttori sportivi preparati come Martinelli, il mio massaggiatore Pallini, il preparatore Slongo, i miei manager Carera". Un pensiero va poi proprio alla famiglia ed è lì che la voce si rompe e Nibali, inevitabilmente, si commuove: "Non sarei qui se non avessi avuto accanto mia moglie Rachele, la mia bimba Emma, se non avessi avuto il supporto dei miei genitori per tutta la mia vita e carriera".
"Una gioia che toglie il fiato" - Finito il discorso ufficiale con qualche parola in francese, è tempo di ascoltare l'inno di Mameli. Nibali si toglie il cappello, guarda lontano e lascia scorrere ancora le lacrime di una soddisfazione impossibile da tenere dentro. "Magari non riesco ad esternarlo tanto, ma per questa gioia ho dovuto prendere tante volte il fiato", dice il siciliano. "Vedere tutta questa gente sui Campi Elisi è qualcosa di speciale, unico, irripetibile".
"Abbiamo lavorato duro per questa maglia" - Nibali ripercorre anche le sue tre trionfali settimane. Non facili, a dispetto della grande superiorità mostrata dal messinese. "Ora finalmente posso dirlo: ho vinto il Tour de France! E finalmente posso recuperare le energie, perché sono davvero stanco fisicamente e mentalmente. Abbiamo lavorato duro: la maglia gialla è venuta già al secondo giorno di corsa e non è stato facile conservarla fino alla fine.
"Riposerò e poi ripartirò da zero" - Il sicliano torna poi sulle sue parole di pochi minuti prima: "Dal palco ho ringraziato tutti perché è stato un cammino lungo e non posso certo dimenticarmi di chi mi ha aiutato in passato, anche nei momenti più difficili. Questa maglia gialla significa tanto, è difficile anche spiegarlo. Ora, finito il Tour, riposerò. Ma poi dovrò ripartire da zero, verso nuovi successi: nelle grandi corse a tappe, le mie preferite, ma anche nelle classiche e magari al Mondiale".
"Non sarei qui senza la mia famiglia" - "Quando si raggiungono obiettivi così grandi - prosegue Nibali dal podio - te ne rendi conto: devo ringraziare tante persone. Compagni di squadra speciali, anche quelli che non sono qui al Tour. Direttori sportivi preparati come Martinelli, il mio massaggiatore Pallini, il preparatore Slongo, i miei manager Carera". Un pensiero va poi proprio alla famiglia ed è lì che la voce si rompe e Nibali, inevitabilmente, si commuove: "Non sarei qui se non avessi avuto accanto mia moglie Rachele, la mia bimba Emma, se non avessi avuto il supporto dei miei genitori per tutta la mia vita e carriera".
"Una gioia che toglie il fiato" - Finito il discorso ufficiale con qualche parola in francese, è tempo di ascoltare l'inno di Mameli. Nibali si toglie il cappello, guarda lontano e lascia scorrere ancora le lacrime di una soddisfazione impossibile da tenere dentro. "Magari non riesco ad esternarlo tanto, ma per questa gioia ho dovuto prendere tante volte il fiato", dice il siciliano. "Vedere tutta questa gente sui Campi Elisi è qualcosa di speciale, unico, irripetibile".
"Abbiamo lavorato duro per questa maglia" - Nibali ripercorre anche le sue tre trionfali settimane. Non facili, a dispetto della grande superiorità mostrata dal messinese. "Ora finalmente posso dirlo: ho vinto il Tour de France! E finalmente posso recuperare le energie, perché sono davvero stanco fisicamente e mentalmente. Abbiamo lavorato duro: la maglia gialla è venuta già al secondo giorno di corsa e non è stato facile conservarla fino alla fine.
"Riposerò e poi ripartirò da zero" - Il sicliano torna poi sulle sue parole di pochi minuti prima: "Dal palco ho ringraziato tutti perché è stato un cammino lungo e non posso certo dimenticarmi di chi mi ha aiutato in passato, anche nei momenti più difficili. Questa maglia gialla significa tanto, è difficile anche spiegarlo. Ora, finito il Tour, riposerò. Ma poi dovrò ripartire da zero, verso nuovi successi: nelle grandi corse a tappe, le mie preferite, ma anche nelle classiche e magari al Mondiale".