Vuelta, Froome-Contador che duello. Alberto non perdona

Ciclismo
Alberto Contador vince in salita alla Vuelta e fa il gesto del pistolero (Getty)

La San Martin del Rey Aurelio-La Farrapona, sedicesima tappa di 160 km, ha concluso il duro trittico di montagna. Lo spagnolo stacca il britannico in salita e va a vincere in maglia rossa. Schiaffi in corsa tra Brambilla e il russo Rovny: espulsi

La San Martin del Rey Aurelio-La Farrapona, la tappa più dura della Vuelta, viene dopo due frazioni di montagna a loro volta molto impegnative. Cinque infatti le salite di Prima Categoria: l'Alto de la Colladona, per proseguire con l'Alto del Cordal, l'Alto de la Cobertoria e il Puerto de San Lorenzo, prima dell'ascesa finale verso La Farrapona. La maglia rossa Alberto Contador stacca perentorio in salita il britannico Chris Froome in salita e va a vincere, rifilando al britannico 15 secondi. Terzo posto, a 50", per Alessandro De Marchi (Cannondale). Contador ha mantenuto la maglia rossa di leder della classifica generale aumentando il vantaggio nei confronti del  connazionale Alejandro Valverde (Movistar), ora staccato di 1'36".

Da segnalare un episodio non troppo edificante. A poco meno di una quarantina di chilometri dal traguardo, infatti, due dei corridori che facevano parte di una fuga di 13 uomini si sono letteralmente presi a schiaffi e tutto è avvenuto mentre erano in sella. Gianluca Brambilla, italiano dell'Omega Pharma-Quick Step, ha rimproverato il russo Ivan Rovny della Tinkoff-Saxo di non collaborare alla fuga. Ed è finita a sberloni appunto. Poi, qualche chilometro dopo l'episodio, la giuria si è avvicinata a Brambilla facendolo fermare ed espellendolo dalla corsa. Poco dopo è stato fermato anche Rovny, tramite l'ammiraglia della Saxo-Tinkoff.

Martedì ultima giornata di riposo, si riparte mercoledì con la diciassettesima frazione, la Ortigueira-A Coruna di 190,7 chilometri.