Pantani, caso riaperto. "Giro '99, differenze nei controlli"

Ciclismo

I VIDEO. L'ipotesi della nuova inchiesta della Procura di Forlì è associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. L'ex compagno di squadra Velo: "Ho letto che a Campiglio gli prelevarono una sola provetta di sangue"

di Dario Nicolini

Una nuova clamorosa inchiesta su Marco Pantani e i fatti di Madonna di Campiglio, del 5 giugno 1999. A 15 anni dalla prima, della procura di Trento. L'ipotesi è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa - visto che si parla anche di ingenti scommesse sul vincitore di quell'edizione, di cui aveva riferito apertamente proprio a Trento e in più occasioni anche Renato Vallanzasca - e alla frode sportiva, dato che il risultato di quel Giro è stato stravolto a due tappe dal termine e con Pantani in vantaggio di oltre 5 minuti sul secondo. Si indaga, stavolta dalla Procura di Forlì, sui controlli del sangue del campione di Cesenatico di quella mattina e la sua sospensione per ematocrito alto prima della penultima tappa di un Giro d'Italia dominato e ormai vinto da Pantani.



Che si aspettava quel controllo, e subito, all'uscita dall'hotel, avevo manifestato la sua amarezza ma anche la sua sorpresa. Il valore limite dell'ematocrito nel giugno del '99 era stato fissato al 50% con un margine di 1 punto percentuale di tolleranza: Pantani quel mattino risultò avere 53, ma in un esame del pomeriggio, poche ore dopo, il valore era al 48%. E sarebbe stato nella norma anche la notte precedente, in un auto-controllo svolto da Pantani alla presenza di testimoni. Sospetti e dubbi ora di nuovo al vaglio degli inquirenti. E' la seconda inchiesta nel giro di due mesi sulle due morti di Marco Pantani.

Sulla prima, quella fisica datata 14 febbraio 2004, sta indagando da fine luglio la Procura di Rimini. Da fine agosto, finora in assoluto segreto, il procuratore capo di Forlì Sergio Sottani e la sostituto Lucia Spirito hanno iniziato una serie di interrogatori a testimoni e persone informate sui fatti dell'epoca che hanno già portato alla conferma dei sospetti sulle presunte irregolarità di quei controlli ematici, e anche a novità che verranno approfondite e ulteriormente investigate nelle prossime settimane. Come sta succedendo a Rimini per l'ipotesi di omicidio. A 10 anni da Rimini e 15 da Campiglio in due diverse Procure si cerca ancora la verità sulla fine, sportiva e non, di Marco Pantani.


"Anomalie nei controlli a Madonna di Campiglio" - Il compagno di squadra del Pirata alla Mercatone Uno, Marco Velo, oggi direttore sportivo della Quick Step, ha ricostruito in studio a Sky Sport 24 cosa accadde quella mattina al Giro 1999. "Ho sentito voci sul fatto che ci sono state procedure che non hanno funzionato: ho letto che a Marco hanno prelevato una sola provetta di sangue mentre normalmente ne prelevavano due (una doveva essere per i controlli e una per le contro-analisi ndr). Penso sia stata così anche per Savoldelli e per me. A Marco, invece, ho letto che è stato così".