Roubaix, tutti contro Kristoff. Ma il più atteso è Wiggins

Ciclismo
I fan di Wiggins alla partenza della Roubaix 2015, ultima corsa su strada di Sir Bradley (Getty)
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VIDEO. Al via 249 corridori di 25 squadre. Si parte da Compiegne e i chilometri da percorrere sono 257 per un totale di 52,7 chilometri di pavè (27 tratti). Sir Bradley all'ultima corsa su strada vuole stupire, il norvegese della Katusha il favorito

Tutti contro Kristoff n ella 113ma edizione della Parigi-Roubaix, la più affascinante tra le classiche di ciclismo, la più dura fra le corse in bicicletta e non a caso definita l'Inferno del Nord. Il norvegese della Katusha, vincitore domenica scorsa del Giro delle Fiandre, mira a realizzare una favolosa doppietta come capitato in anni recenti al mito Tom Boonen e a Fabian Cancellara. Al via 249 corridori di 25 squadre. Si parte da Compiegne e i chilometri da percorrere sono 257 per un totale di 52,7 chilometri di pavè, dove i primi 100 saranno facili poi, a partire dalla periferia di Candy, e fino a Roubaix potrà come sempre accadere di tutto.



I rivali più accreditati di Kristoff saranno l'olandese Lars Boom, che viene dal ciclocross e sa come muoversi sui sassi, Niki Terpstra, l'olandese 2° al Fiandre e a Gand, e poi il tedesco Van Avermaet e lo slovacco Peter Sagan, entrambi già in gran forma e soprattutto a loro agio sul terreno della Roubaix. Tutti dovranno vedersela con Bradley Wiggins, alla sua ultima apparizione in una classica e deciso a prendersi la corsa che più ama e che ancora manca al suo palmares. Il baronetto inglese, re del Tour 2012, olimpionico e campione del mondo, infatti conclude qui a 35 anni la sua carriera su strada per dedicare alle sole gare su pista gli ultimi scampoli di attività agonistica che l'età gli concede. Fra gli azzurri c'è attesa per un possibile colpo di Filippo Pozzato capitano della Lampre, spinto da Davide Cimolai e dal giovanissimo Niccolò Bonifazio. In vista anche il sempreverde Luca Paolini, e i giovani Daniel Oss e Matteo Trentin.


I tratti in pavè quest'anno sono 27 e come da tradizione sono numerati in modo decrescente. I peggiori per i ciclisti sono quelli di sempre, cioè la foresta d'Arenberg (numero 18, lungo 2,4 km), il Mons-en Pevele  (10, per 3 km) e infine le Carrefour de l'Arbre (4, di soli 2,1 km, ma durissimi). Le previsioni meteo dicono niente pioggia lungo il tragitto, e quindi nemmeno fango, in compenso come sempre molta polvere, altro elemento tipico di questa grande gara del Nord che apre la stagione dei grandi giri.