Giro, la cronosquadre di Sanremo per la prima maglia rosa

Ciclismo
Le squadre provano il percorso: sabato 9 maggio prima tappa del Giro
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Da San Lorenzo al mare a Sanremo: 17,6 km che si concluderanno sul lungomare Italo Calvino. La partenza della prima squadra è prevista alle 15,10, l'ultimo arrivo alle 17,15. Assegnati i numeri di gara

La cronometro a squadre di sabato inaugurerà il 98° Giro d'Italia. Da San Lorenzo al mare a Sanremo, 17,6 km tutti d'un fiato che si concluderanno sul lungomare Italo Calvino. La partenza della prima squadra è prevista alle 15,10 dal parcheggio della vecchia stazione, l'ultimo arrivo alle 17,15.


La prima tappa della corsa rosa si disputerà quasi totalmente lungo la pista ciclabile Cycling Riviera, che presenta una carreggiata mediamente ristretta (la vecchia ferrovia asfaltata e adattata), con alcune gallerie illuminate lungo il tragitto. A metà percorso, in località Arma di Taggia, ci sono due svolte accentuate con un sottopassaggio per uscire dalla pista e transitare sul punto di cronometraggio intermedio, quindi i corridori rientreranno e proseguiranno sulla pista fin nei pressi dell'arrivo, che è posto sul lungomare Italo Calvino, dove nel 2008 e 2014 si è conclusa la Milano-Sanremo.

Il percorso non presenta alcuna difficoltà altimetrica, con gli ultimi km a Sanremo, ma sempre sulla Cycling Riviera, che verrà abbandonata dalle squadre con una doppia svolta, a circa 500 metri dall'arrivo, fino alla semicurva finale verso destra, che immette nel rettilineo d'arrivo largo 7 metri. In questo punto verrà assegnata la prima maglia rosa del 98° Giro d'Italia.

L'ordine di partenza della cronosquadre viene determinato da un sorteggio. In assenza del colombiano Nairo Quintana - detentore della maglia rosa 2014 - nessun corridore indosserà il simbolo del leader della classifica generale. Le partenze verranno date con intervalli di uguali di 5' l'una dall'altra. I tempi della squadra saranno presi sul quinto corridore che taglia il traguardo: gli altri componenti il team saranno accreditati del tempo registrato al loro passaggio sulla linea dell'arrivo. Sarà importante, dunque mantenere una compattezza di squadra da parte dei nove corridori che la compongono, in modo da ottenere con il quinto atleta un tempo all'altezza dei propri sforzi.


Saranno 22 le squadre al via di questo Giro, cinque delle quali sono italiane: si tratta della Lampre-Merida (l'unica a vantare un posto tra i 17 team World tour), della Nippo-Vini Fantini, della Androni-Sidermec, della Southeast e della Bardiani-Csf. E' stata intanto diramata la lista ufficiale, con i numeri, dei partecipanti: sono 198 gli atleti al via dalla Liguria. Domenico Pozzovivo (Ag2R La mondiale) sarà il numero 1 della corsa, in assenza del vincitore dell'anno scorso, il colombiano Nairo Quintana. L'australiano Calvin Watson (Trek factory racing) l'ultimo della lista, con il dorsale 219.

Tra i favoriti: Fabio Aru (Astana) avrà il 21, il colombiano Rigoberto Uran Uran (Etixx-Quick step) il 61, il belga Juergen Van den Broeck (Lotto-Soudal) il 100, l'australiano Richie Porte (Team Sky) il 191, lo spagnolo Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) il 201. Fra i big in gara nella corsa rosa, il belga Philippe Gilbert (Bcm) avrà  il 41, il connazionale Tom Boonen (Etixx-Quick step) il 62, il tedesco Andrè Greipel (Lotto-Soudal) il 104, l'australiano Michael Matthews (Orica Greenedge) il 131, il connazionale compagno di squadra Simon Gerrans il 136, il canadese Ryder Hesjedal (Team Cannondale-Garmin) il 151 e il ceco Roman Kreuziger (Tinkoff-Saxo) il 205.

Tra gli italiani, a Franco Pellizotti (Androni giocattoli-Sidermec) è stato assegnato l'11, a Diego Rosa (Astana) il 26, a Enrico Battaglin (Bardiani-Csf) il 33, a Diego Ulissi (Lampre-Merida) il 91, a Damiano Cunego il 121, ad Alessandro Petacchi (Southeast) il 148, a Luca Paolini (Team Katusha) il 171, a Elia Viviani (Team Sky) il 199 e a Ivan Basso il 202. Una curiosità riguarda proprio Juergen Van den Broeck, che porterà sulle spalle il 100, un numero che non viene di solito assegnato, in assenza del 108 che è stato ritirato dopo la morte del belga Wouter Weylandt, avvenuta durante il Giro 2011.