Da Imola a Vicenza: si parte in pianura, si arriva in salita
CiclismoLa 12esima tappa del Giro d'Italia è divisa in due parti: i primi 130 km totalmente piatti, gli ultimi 60 ondulati e caratterizzati da alcune salite molto impegnative, con lo strappo finale, che porta all'arrivo al Santuario di Monte Berico, all'11%
La 12esima tappa del 98/o Giro d'Italia di ciclismo porterà il gruppo da Imola a Vicenza, su un percorso lungo 190 chilometri. Interesserà sei province (Bologna, Ravenna, Ferrara, Rovigo, Padova, Vicenza) e due regioni (Emilia Romagna, Veneto). La frazione è divisa in due parti: i primi 130 chilometri sono totalmente piatti e prevedono l'attraversamento della pianura Padana; gli ultimi 60 circa sono ondulati e caratterizzati da alcune salite molto impegnative, con l'arrivo su uno strappo finale.
I corridori percorreranno la bassa Ferrarese e il Polesine, lungo strade pianeggianti e sostanzialmente rettilinee. Dopo Torriglia c'è la salita pedalabile di Castelnuovo sui Colli Euganei, quindi attraverseranno un breve tratto di pianura che separa dai Berici; successivamente verrà affrontata la salita di Crosara da Mossano, con quasi 2 chilometri di pendenza al di sopra del 10 per cento e punte addirittura al 17, su una strada abbastanza larga, che immetterà nella difficile discesa di Lapio, quindi negli ultimi 15 impegnativi chilometri.
Nella parte finale, dopo Fimon, la corsa si sposterà su una salita di 2 chilometri, attorno all'8-9% con punte fino all'11%. Seguirà un breve falsopiano e una discesa impegnativa, ma breve, che porterà agli ultimi 5 chilometri completamente piatti fino a 1.200 metri dall'arrivo, dove avrà inizio lo strappo finale. L'ultimo chilometro presenta una pendenza media del 7,1%, con gli ultimi metri al 10 per cento e punte proprio al termine dello strappo dell'11%. Il rettilineo finale (300 mt., in asfalto, è largo 7 metri).
Il ritrovo di partenza è fissato fra le 11,05 e le 12,15, in piazza Matteotti, a Imola; dopo l'incolonnamento e la sfilata cittadina, il via della tappa verrà dato da via Selice, sulla Provinciale 610, alle 12,35. L'arrivo è previsto in viale X Giugno, sul santuario di Monte Berico, fra le 17 e le 17,30. Due i traguardi volanti per gli abbuoni: il primo dopo 95,5 chilometri, a Rovigo; il secondo dopo 126,1 chilometri, a Galzignano Terme. Tre i Gran premi della montagna: il primo dopo 135,5, a Castelnuovo (4/a categoria), a 290 metri d'altezza: la salita è lunga 5.350 metri e presenta una pendenza massima dell'11%; il secondo a Crosara, dopo 163,1 chilometri (3/a categoria), a 397 metri d'altezza: la salita è lunga 3.700 metri e presenta una pendenza massima del 17%; il terzo è posto all'arrivo, a Vicenza (santuario di Monte Berico), dopo 190 chilometri (4/a categoria), a 123 metri d'altezza: la salita misura 5 chilometri circa, con una pendenza massima dell'11%.
Per la nona volta Vicenza ospiterà l'arrivo del Giro: lo ha già fatto nel 1932 (vittoria di Guerra), nel 1950 (lo svizzero Koblet), nel 1953 (Monti), nel 1961 (Zamboni), nel 1977 (il belga Demeyer), nel 1983 (Rosola), nel 1996 (Cipollini), nel 2013 (Visconti).
I corridori percorreranno la bassa Ferrarese e il Polesine, lungo strade pianeggianti e sostanzialmente rettilinee. Dopo Torriglia c'è la salita pedalabile di Castelnuovo sui Colli Euganei, quindi attraverseranno un breve tratto di pianura che separa dai Berici; successivamente verrà affrontata la salita di Crosara da Mossano, con quasi 2 chilometri di pendenza al di sopra del 10 per cento e punte addirittura al 17, su una strada abbastanza larga, che immetterà nella difficile discesa di Lapio, quindi negli ultimi 15 impegnativi chilometri.
Nella parte finale, dopo Fimon, la corsa si sposterà su una salita di 2 chilometri, attorno all'8-9% con punte fino all'11%. Seguirà un breve falsopiano e una discesa impegnativa, ma breve, che porterà agli ultimi 5 chilometri completamente piatti fino a 1.200 metri dall'arrivo, dove avrà inizio lo strappo finale. L'ultimo chilometro presenta una pendenza media del 7,1%, con gli ultimi metri al 10 per cento e punte proprio al termine dello strappo dell'11%. Il rettilineo finale (300 mt., in asfalto, è largo 7 metri).
Il ritrovo di partenza è fissato fra le 11,05 e le 12,15, in piazza Matteotti, a Imola; dopo l'incolonnamento e la sfilata cittadina, il via della tappa verrà dato da via Selice, sulla Provinciale 610, alle 12,35. L'arrivo è previsto in viale X Giugno, sul santuario di Monte Berico, fra le 17 e le 17,30. Due i traguardi volanti per gli abbuoni: il primo dopo 95,5 chilometri, a Rovigo; il secondo dopo 126,1 chilometri, a Galzignano Terme. Tre i Gran premi della montagna: il primo dopo 135,5, a Castelnuovo (4/a categoria), a 290 metri d'altezza: la salita è lunga 5.350 metri e presenta una pendenza massima dell'11%; il secondo a Crosara, dopo 163,1 chilometri (3/a categoria), a 397 metri d'altezza: la salita è lunga 3.700 metri e presenta una pendenza massima del 17%; il terzo è posto all'arrivo, a Vicenza (santuario di Monte Berico), dopo 190 chilometri (4/a categoria), a 123 metri d'altezza: la salita misura 5 chilometri circa, con una pendenza massima dell'11%.
Per la nona volta Vicenza ospiterà l'arrivo del Giro: lo ha già fatto nel 1932 (vittoria di Guerra), nel 1950 (lo svizzero Koblet), nel 1953 (Monti), nel 1961 (Zamboni), nel 1977 (il belga Demeyer), nel 1983 (Rosola), nel 1996 (Cipollini), nel 2013 (Visconti).