Tour, pioggia e cadute. Greipel azzecca lo sprint vincente

Ciclismo
Greipel vince la volata davanti a Sagan e a Cancellara
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Seconda tappa olandese della Grande Boucle, 166 km da Utrecht a Zeland. Una corsa caratterizzata da molti incidenti (compreso Quintana) causa maltempo e asfalto viscidissimo. Lo svizzero Fabian Cancellara nuova maglia gialla

Seconda tappa olandese del Tour, adatta ai velocisti: 166 km da Utrecht alla regione costiera dello Zeland. Corsa caratterizzata da molte cadute (Nairo Quintana compreso) causa maltempo e asfalto viscidissimo. Traguardo collocato sull'isoletta artificiale di Neeltje Jans, ed è il tedesco Andre Greipel allo sprint che regola il gruppo di testa, composto da 25 corridori. Alle spalle di Greipel si piazzano Peter Sagan e Fabian Cancellara, nuova maglia gialla. Con lo stesso tempo anche Chris Froome, che ha tagliato il traguardo al settimo posto. Alberto Contador finisce invece 13° a 4 secondi, mentre Nibali è giunto sul traguardo con 1 minuto e 27 secondi di distacco.


"Abbiamo inseguito tutto il giorno. Sono rimasto indietro dopo la caduta di Adam Hansen, quando non ho capito bene cosa sia successo. Ho perso terreno lì (ai meno 50 km dall'arrivo, ndr) e per giunta ho pure forato. Quando si corre in bici queste cose succedono. Giornata no? E' stata questione di sfortuna, non di gambe. Questo è il ciclismo: bisogna saper accettare anche queste cose". Così, alla fine della seconda tappa del Tour il messinese Vincenzo Nibali. Il ciclista dell'Astana (vittima di una foratura) ha perso parecchio terreno rispetto agli altri due favoriti della vigilia per il successo finale, ovvero Froome (piu' 1'28") e naturalmente Alberto Contador (più 1'24").

I 50 km sotto la pioggia, nella nebbia, poi il vento gelido in senso contrario alla marcia, hanno messo a dura prova i corridori. Molte le cadute e le forature. Lunedì il Tour lascia l'Olanda e si trasferisce in Belgio, da Anversa a Huy, 160 km all'inizio pianeggianti, poi si sale verso 4 cotes prese a prestito dal tracciato della Freccia Vallone. Il finale è tremendo per gambe e polmoni, i corridori dovranno arrampicarsi sul Muro di Huy, lo stesso dove ogni anno si conclude la Freccia: 1300 metri, pendenza media del 10%, e punte del 20% nei pressi del traguardo, non a caso lo chiamano muro. Dunque il Tour darà le prime indicazioni su chi davvero potrà competere per la battaglia finale.