Tour, pioggia e cadute. Greipel azzecca lo sprint vincente
CiclismoSeconda tappa olandese della Grande Boucle, 166 km da Utrecht a Zeland. Una corsa caratterizzata da molti incidenti (compreso Quintana) causa maltempo e asfalto viscidissimo. Lo svizzero Fabian Cancellara nuova maglia gialla
Peloton divisé / Peloton divided, @NairoQuinCo is in the 2nd group. #TDF2015 pic.twitter.com/wny35bwbYT
— Le Tour de France (@letour) 5 Luglio 2015
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"Abbiamo inseguito tutto il giorno. Sono rimasto indietro dopo la caduta di Adam Hansen, quando non ho capito bene cosa sia successo. Ho perso terreno lì (ai meno 50 km dall'arrivo, ndr) e per giunta ho pure forato. Quando si corre in bici queste cose succedono. Giornata no? E' stata questione di sfortuna, non di gambe. Questo è il ciclismo: bisogna saper accettare anche queste cose". Così, alla fine della seconda tappa del Tour il messinese Vincenzo Nibali. Il ciclista dell'Astana (vittima di una foratura) ha perso parecchio terreno rispetto agli altri due favoriti della vigilia per il successo finale, ovvero Froome (piu' 1'28") e naturalmente Alberto Contador (più 1'24").
I 50 km sotto la pioggia, nella nebbia, poi il vento gelido in senso contrario alla marcia, hanno messo a dura prova i corridori. Molte le cadute e le forature. Lunedì il Tour lascia l'Olanda e si trasferisce in Belgio, da Anversa a Huy, 160 km all'inizio pianeggianti, poi si sale verso 4 cotes prese a prestito dal tracciato della Freccia Vallone. Il finale è tremendo per gambe e polmoni, i corridori dovranno arrampicarsi sul Muro di Huy, lo stesso dove ogni anno si conclude la Freccia: 1300 metri, pendenza media del 10%, e punte del 20% nei pressi del traguardo, non a caso lo chiamano muro. Dunque il Tour darà le prime indicazioni su chi davvero potrà competere per la battaglia finale.