Ivan e Lance: compagni d'avventura nella stessa battaglia

Ciclismo
Armstrong e Basso in gara assieme al Tour
armstrong_2005_basso_ansa

Anche ad Armstrong come a Basso venne diagnosticato un tumore ai testicoli. Guarì e tornò a vincere. Poi creò la Lance Armstrong Foundation, finanziata dal famoso braccialetto Livestrong. Destini incrociati di due campioni che si sfidarono tante volte

La battaglia contro il cancro fu vinta anche da Lance Armstrong nel 1998. Da allora il campione texano è diventato un simbolo della lotta a questo male, creando la Lance Armstrong Foundation, molto nota perché finanziata da una sua stessa idea: il famoso braccialetto Livestrong. In quello stesso 1998 Lance tornò alle gare, vincendo il Giro del Lussemburgo e piazzandosi quarto alla Vuelta spagnola.


Poi vennero gli anni di dominio al Tour del France (ancora nessuno poteva sapere che nascondevano un uso massiccio del doping): sette volte di fila in maglia gialla a Parigi, dal 1999 al 2005. Negli ultimi due Tour - 2004 e 2005 - ecco gli scontri epici, specie lungo i tornanti dei Pirenei e delle Alpi, proprio con Ivan Basso. Il varesino mise in difficoltà il texano, lo costrinse a stare sempre attento e a non fidarsi del vantaggio accumulato in classifica generale. Armstrong ha sempre avuto il massimo rispetto di Basso, tanto da rendergli onore in una tappa di salita sui Pirenei nel 2004 e cedendogli il passo sul traguardo. Fu una grande giornata di sport quell'arrivo in salita a La Mongie.

In quell'edizione Basso chiude al terzo posto, l'anno successivo di nuovo all'attacco di Lance ma senza riuscire a scalzarlo dal gradino più alto del podio, chiudendo quindi al secondo posto. Poi per il varesino i due anni di squalifica - dal 2006 al 2008 - per doping nell'inchiesta Operacion Puerto. Quindi il ritorno alle gare, con eccellenti risultati, tra cui la seconda vittoria al Giro d'Italia, nel 2010. Da quest'anno Ivan è alla corte di re Contador, l'ha aiutato a vincere il Giro d'Italia, e ora lo stava aiutando al Tour per cercare di fargli vincere la Grande Boucle. Fino al clamoroso ritiro per curarsi, appunto.