Tour, Froome all'attacco fa il vuoto sui Pirenei

Ciclismo
Chris Froome all'attacco sui Pirenei, ha terremotato letteralmente la classifica dei pretendenti
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Vince per distacco davanti a Porte, spariscono Contador e Nibali. La decima tappa, da Tarbes a La Pierre-Saint Martin (167 km), nel giorno della Festa nazionale di Francia, porta la Grande Boucle in montagna. Con la mente rivolta alla malattia di Basso

Dopo il giorno di riposo e il lungo trasferimento a sud dalla Bretagna, la decima tappa, da Tarbes a La Pierre-Saint Martin (167 km), porta finalmente la Grande Boucle in montagna ma con la mente affettuosamente rivolta alla malattia di Basso. Ed è Chris Froome a dominare, facendo letteralmente il vuoto alle sue spalle in salita. Seconda piazza per il compagno di Team Sky, Richie Porte, che arriva con 59 secondi di distacco. Sparisce dalle posizioni che contano Alberto Contador. Terzo posto di giornata, ma a 1'04" di ritardo dal primo, per Nairo Quintana. Per non parlare di Vincenzo Nibali, che crolla arrivando addirittura con 4'26" di distacco da Froome (21esima piazza).

Al secondo posto in classifica generale dietro a un inarrivabile Froome ora c'è lo statunitense Tejai van Garderen (Bmc) con un distacco di 2'52", al terzo il colombiano Nairo Quintana (Movistar) a 3'09". Alberto Contador è sesto a 4'04", Vincenzo Nibali è decimo a 6'57".

"Non sono lo stesso dell'anno scorso". Vincenzo Nibali non cerca scuse dopo la crisi che lo ha colpito nella prima tappa sui Pirenei. Il siciliano è ora a quasi 7 minuti dal leader e in pratica può già dire addio ai sogni di un bis alla Grande Boucle dopo il trionfo dello scorso anno. "E' stata una giornata difficile -ammette il campione uscente in una dichiarazione riportata dal sito ufficiale del Tour-. Non riuscivo a respirare correttamente e a trovare il giusto ritmo, mi mancavano le forze e non riuscivo nemmeno a seguire i miei compagni di squadra. Froome ci ha martellato di brutto, ma anche tutti gli altri favoriti hanno perso tempo: Van Garderen, Rodriguez e anche Contador. Tutti pensavamo di stare meglio -sottolinea Nibali-. E ora sarà dura. Fisicamente mi sento abbastanza bene, ma non posso dare di più. Non sono lo stesso Nibali di un anno fa...".


E nel giorno della Festa nazionale di Francia, anniversario della presa della Bastiglia nel 1789, maglia gialla molto speciale con galletto tricolore incorporato per il capoclassifica, il capitano del Team Sky Chris Froome.

Lars Boom lascia intanto il Tour. Da due giorni alle prese con l'influenza, l'olandese dell'Astana ha deciso, dopo il giorno di riposo, di abbandonare la corsa. Lo ha comunicato il team kazako capitanato da Vincenzo Nibali. Alla vigilia del Tour, Boom aveva rischiato di non partire nemmeno a causa di un tasso di cortisolo risultato inferiore ai parametri previsti dal MPCC (Mouvement pour un cyclisme credible), associazione a cui appartengono diverse società professionistiche, tra cui la stessa Astana. Alexandre Vinokourov, general manager del team kazako, aveva però deciso di non tenerne conto. Ora l'addio.