Oggi la Classica del Nord più leggendaria (52,8 km di pavé su una percorrenza totale di 257,5) tra ingenti misure anti-terrorismo e l'incubo scivolate dopo le piogge. Il campione del mondo se la deve vedere con il fuoriclasse svizzero
Oggi c'è la Roubaix e tutti pensano a Peter Sagan. Non potrebbe essere altrimenti. Indossata la maglia di campione del mondo a Richmond, lo slovacco ha cambiato marcia snocciolando vittorie con la naturalezza del campione che è ed ora, dopo i trionfi nella la Gand-Wevelgem e nel Giro delle Fiandre punta al tris nella 114/a edizione della più prestigiosa classica monumento del ciclismo mondiale.
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— Peter Sagan (@petosagan) 9 aprile 2016
La corsa che parte da Compiegne, tra imponenti misure di sicurezza per il sempre elevato allarme attentati, proporrà lo stesso numero di chilometri in pavé dello scorso anno (52,8 su una percorrenza totale di 257,5) dove cercherà di esaltarsi per la quarta volta l'altro grande favorito, Fabian Cancellara.
Lo svizzero ha trionfato nel mitico velodromo già nel 2006, nel 2010 e nel 2013 e prima del ritiro già annunciato per fine stagione cercherà di calare il poker che ha mancato al Fiandre. Validi antagonisti degli attesi rivali saranno il norvegese Alexander Kristoff e il belga Tom Boonen, quattro volte vincitore della Roubaix, ma non in perfetta forma. Alla partenza mancheranno invece John Degenkolb, primo nel 2015, ancora convalescente dopo l'incidente subito presso Alicante durante un allenamento con i compagni della Giant e il francese Arnaud Demare, vincitore dell'ultima Milano-Sanremo. Il velocista della Fdj è stato costretto al forfait dopo la caduta che lo ha coinvolto al Giro delle Fiandre e le ferite riportate al fianco destro.
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— Paris-Roubaix (@Paris_Roubaix) 10 aprile 2016
Quanto alle flebili speranze tricolori, ormai quasi sbiadito il ricordo dell'ultima vittoria conquistata da Andrea Tafi lo scorso millennio (1999), sono sulle spalle di Daniel Oss e Matteo Trentin, con il primo favorito dall'assenza del suo capitano, van Avermaet. Il meteo annuncia tempo buono, ma il fondo dei tratti in pavé rischia di presentarsi ancora molto scivoloso a causa del fango per le piogge di sabato.
I settori più importanti restano l'incubo della foresta di Arenberg, Mons en Pevele e naturalmente il Carrefour de l'Arbre. Confermati i settori 25 e 24, Quievy e Sant Python, affrontati anche durante il Tour 2015, debutterà il 22, che costringerà i corridori ad affrontare la salita di Hameau du Buat. Nella Roubaix di oggi emergono differenze nella classificazione del livello di difficoltà (da 1 a 5 stelle), che viene assegnata dal direttore di corsa, Thierry Gouvenou, ma la sostanza non cambia. Per arrivare primi al velodromo occorreranno gamba, fortuna e coraggio.